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 2010  febbraio 15 Lunedì calendario

CI OSSERVANO DI CONTINUO E CI GIUDICANO

«Il cane ci guarda. Sempre. attento a ogni nostro cambiamento. Ci conosce meglio di quanto conosciamo noi stessi». Roberto Marchesini, etologo ed espistemologo, è il fondatore della zooantropologia, disciplina sugli scambi «culturali», come li definisce Marchesini, tra animali e uomo. L’ultimo suo libro è il «Dizionario del cane» (edizioni Sonda), un libro divertente basato anche sulle «incomprensioni» uomo-cane.
Allora è proprio vero che il cane ha opinioni su di noi?
«Il cane basa il suo giudizio sulle nostre capacità, certo le valutazioni sono diverse dalle nostre. Non guarda il nostro conto in banca ma etichetta una persona che urla come un insicuro e a quel punto prende il comando della ”squadra”. Perché il cane è un animale più sociale dell’uomo, per lui vale il gruppo non l’individuo, ed è naturale sacrificarsi per la squadra. Insomma si parla tanto di Hachiko, ma sono tutti così».
 in grado di giudicarci?
«Se urliamo, o siamo nevrotici, non sarà portato ad affidarsi a noi, lui penserà ”devo essere io a vigilare su di lui”. Diventerà ansioso, si sentirà in obbligo di decidere lui cosa fare».
In che senso?
«Per giocare, per uscire, sarà lui a voler dettare le regole. Infatti dico sempre che se il cane ci porta la pallina non dobbiamo subito uscire e giocare, dobbiamo fargli capire che siamo noi a decidere quando e come».
Perché?
«Così il cane pensa che l’uomo comanda e si tranquillizza. Perché il suo comandare è pieno di oneri, e non di onori come quello umano».
Molti dicono che esiste la «telepatia» tra cane e proprietario?
«Frottole. I cani sono ottimi osservatori e ascoltatori. Riconoscono cinquemila odori e sanno, se lo conoscono, chi abbiamo incontrato fuori casa, riconoscono il rumore dell’auto. Sono in grado di individuare alcuni tipi di malattie, come il cancro alla pelle e ai polmoni dall’odore. Insomma ci studiano in continuazione».
Antonella Mariotti