Catalogo dei viventi 2009, 16 febbraio 2010
ALTAFINI
José 2009 - Piracicaba (Brasile) 24 luglio 1938. Ex calciatore. Con la Nazionale brasiliana vinse i Mondiali del 1958. Col Milan vinse due scudetti (1959, 1962) e una coppa dei Campioni (1963, fu capocannoniere del torneo e segnò una doppietta pure in finale, 2-1 a Wembley contro il Benfica), con la Juve due scudetti (1973, 1975), giocò anche nel Napoli. Sei presenze e cinque gol con la Nazionale italiana (mondiali del 1962 compresi). Fu 11° nella classifica del Pallone d’Oro 1963 (16° nel 1964, 15° nel 1974). Nessun vivente ha segnato in serie A più gol di lui (216) • «La partita senza un gol è come l’amore senza un bacio» • Dice che la partita più bella della sua carriera fu «un Palmeiras-Santos del 1957. Io nel Palmeiras, Pelè nel Santos. Cito a memoria: 5-1 per loro, rimontissima, 6-5 per noi a dieci minuti dal termine. Risultato finale: 7-6 per il Santos. La gente impazzì, letteralmente. Pelè segnò tre gol, il sottoscritto pure. O forse due: boh...» • Il gol segnato da ex per la Juve contro il Napoli, decisivo per l’assegnazione dello scudetto 1975, gli valse l’appellativo di ”core ”ngrato”: «E Dino Zoff allora? Non fece una grandissima parata su tiro di Antonio Juliano? Con me c’era un rapporto di odio-amore. Molto amore» • A fine carriera spesso decisivo partendo dalla panchina, tanto che un giocatore usato in quel modo viene oggi definito ”alla Altafini” • Da anni fa il commentatore in tv (adesso su Sky): «Ormai il calcio è atletica spinta agli eccessi, senza poesia. Per questo, quando trovo uno che sa recitare o azzecca una rima, mi lascio andare. I calciatori moderni sono macchine». [ej]