Catalogo dei viventi 2009, 16 febbraio 2010
ALFANO
Angelino 2009 - Agrigento 31 ottobre 1970. Politico. Avvocato, giornalista pubblicista. Eletto alla Camera nel 2001, 2006, 2008 (Forza Italia, PdL). Ministro della Giustizia nel Berlusconi IV. Il contestatissimo lodo che porta il suo nome è una legge approvata nel 2008 che sospende i processi a carico delle quattro massime cariche dello Stato (secondo l’opposizione, l’ennesima ”legge ad personam” per salvare il Cavaliere) • Genitori insegnanti, il padre Angelo fu prima consigliere, poi assessore, infine vice sindaco ad Agrigento, fedelissimo del ras dc Gaetano Trincanato, corrente Calogero Mannino • Enfant prodige, nel 1996 fu eletto all’Assemblea regionale siciliana (8.975 voti di preferenza, «novemila voti meno 25») • Dal 2001 nella cerchia ristretta dei consiglieri di Palazzo Chigi, nel 2003 fu relatore della Finanziaria. «Nel 2005 va a urlare dagli schermi di Rai2 che ”la mafia fa schifo”. L’uscita sarà apprezzatissima da Berlusconi che poco dopo gli affida la gestione del partito monstre siciliano. una sorta di bufala la notizia saltata fuori nel 2002, un video che lo ritrae a un matrimonio del 96 in Sicilia in cui lo si vede baciare gli sposi e anche il padre di lei, tale Croce Napoli, capomafia di Palma di Montechiaro, morto nel 2001. ”Ma ero invitato dallo sposo, non conoscevo né lei né il padre” ha spiegato, chiudendo il caso che nessuna procura d’altronde aveva mai aperto. Siciliano mai ”mascariato”, come si dice in gergo, mai coinvolto in vicende giudiziarie. ”Appartengo a una generazione che andava alle elementari quando hanno ucciso Mattarella, alle medie quando hanno ammazzato Dalla Chiesa, all’università quando sono saltati in aria Falcone e Borsellino. Noi abbiamo il marchio a fuoco dell’antimafia”» (Carmelo Lopapa) • «Micciché a un certo punto gli propone di candidarsi governatore. Alfano accetta. Ma nel giro di una notte, invece, al suo posto va Totò Cuffaro. Alfano ottiene da Micciché, all’epoca potentissimo, il via libera per riparare a Roma, a Montecitorio. Lo scenario si ripete fedelmente quando si tratta di trovare un sostituto a Cuffaro, dimessosi dopo la condanna per favoreggiamento a un mafioso: si punta su Lombardo. Alfano non ne fa certo mostra, ma se la prende: commissiona, e un giornale locale lo pubblica, un sondaggio nel quale il 70 per cento dei siciliani ha un sogno solo, andare a cena con Angelino Alfano. Di lui dicono tante cose. Che sia ”fissato con la serie A e la Formula Uno”, ma non si tratta né del Milan né della Ferrari: si tratta della politica» (Antonella Rampino) • «Ama gli abiti di gran sartoria, è longilineo e amico del sorriso. Pur essendo meridionale, appare uomo del fare» (Antonello Caporale) • Ha sposato una compagna d’università, Tiziana Miceli, due figli maschi. Quando (2005) Berlusconi gli consigliò di porre rimedio alla prematura calvizie con un trapianto, rispose che non se lo poteva permettere: «La politica costa tanto. Spendo al di sopra delle mie possibilità e vivo con gli scoperti bancari».