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 2010  febbraio 16 Martedì calendario

«ERO CON GUIDO HA VISTO LE STELLE»

Monica da Silva Medeiros: è questo il nome completo della brasiliana che, leggendo gli atti dell’inchiesta di Firenze, avrebbe fatto vedere le stelle a Guido Bertolaso. Una 35enne con un permesso di soggiorno ottenuto dalla questura di Potenza, anche se in zona adesso non se la ricordano più, non c’è traccia di lei a piazza Bratislava, nel popoloso quartiere di Poggio Tre Galli, dove abitava con un uomo, poco distante dagli uffici della Regione Basilicata.
Secondo la procura di Firenze, Monica avrebbe consumato una sera particolare con Guido Bertolaso. Una notte così speciale da fargli toccare il cielo con un dito. La ragazza infatti, a operazione conclusa, si vanta al telefono del suo tocco fenomenale. «...No, tutto sicuro... non fece niente... ho fatto un massaggio meraviglioso... lui ha visto le stelle». La chiamata, intercettata dai carabinieri del Ros, si riferisce alla sera del 14 dicembre 2008. Nell’informativa i militari ricostruiscono l’episodio. L’arrivo del sottosegretario, le telefonate tra Simone Rossetti, gestore del centro di benessere e Diego Anemone, l’imprenditore finito in carcere per gli appalti del G8 alla Maddalena, che si informa su come sta andando l’incontro, la chiamata dello stesso Rossetti a Regina Profeta (titolare delle serate danzanti del circolo che, sempre secondo l’accusa, avrebbe portato Monica al circolo) alle 23.06, in cui le riferisce che «è tutto finito». Un minuto dopo, alle 23.07, Rossetti richiama Regina per passarle Monica. Prima del dialogo tra le due, i Ros annotano che «si sente la voce di una donna (Monica) che si trova in compagnia di Rossetti che riferisce «no, non l’ha fatto... quello non mi serve...non è servito... la magliettina... ho fatto il massaggio... gli ho fatto il massaggio». Poi Rossetti passa il telefono a Monica e le due ragazze «parlano in brasiliano in merito alla giustificazione che Monica dovrà addurre quando rientrerà a casa e quindi la ragazza fa un cenno sulla prestazione che ha appena concluso». La Profeta, ovviamente, nega che ci sia altro rispetto a una seduta rilassante.
«Sono solo frasi male interpretate», ripete. Non nega di conoscere Monica, ma ribadisce che per Bertolaso erano innocenti trattamenti rilassanti e che «lui è una vittima come Marrazzo». Monica quindi, ammesso che sia questo il suo nome e non ci siano altre sorprese, ora dovrà rispondere di quella notte che comunque per il legale Bertolaso è solo frutto di fantasie.
Ma nelle carte, a un certo punto, entra in scena Giuseppina D. L., in arte Cristina. Insospettabile studentessa universitaria, il suo nome compare in merito a «una cosa da organizzare a Venezia», come la definisce Simone Rossetti, gestore del Salaria Sport Village e suo datore di lavoro. Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola (altri due al centro dell’inchiesta) usufruiranno delle prestazioni sessuali a pagamento di una ragazza guarda caso procurata dallo stesso Rossetti. Prestazioni deludenti, visto che poi i due si lamentano della «qualità della ragazza in questione». Giusy, il 14 novembre 2008, otterrà dei soldi in nero come compenso della performance sessuale offerta a Venezia.