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 2010  febbraio 16 Martedì calendario

Nicastro Lorenzo

• Bari 9 novembre 1955. Magistrato. Nel 2010 capolista dell’Idv a Bari • «[...] Di Pietro non ha fatto in tempo ad annunciare la discesa in campo del magistrato che attorno alla new entry della politica pugliese è divampata subito una polemica in grado di travolgere prima il mondo giudiziario e poi la politica nazionale. Nicastro non è un pubblico ministero qualunque. Non è mediatico come De Magistris né famoso come lo era Di Pietro ai tempi di mani pulite. Ma è il pm che [...] ha chiesto e ottenuto due rinvii a giudizio per il ministro Raffaele Fitto. Tanto è bastato all’Anm per prendere subito una netta posizione contro la nuova bandiera scelta dell’Idv per rappresentare ”una Puglia più onesta”: ”Il diritto all’elettorato passivo non può essere negato ai magistrati. Tuttavia non sono opportune candidature nei luoghi in cui il magistrato ha esercitato la giurisdizione o è stato titolare di delicate indagini”, ha scandito, senza possibilità di essere frainteso, Luca Palamara, il presidente dell´Associazione nazionale magistrati. Parole che hanno reso ancora più aggressive le reazioni che già cominciavano ad arrivare da parte del Pdl. Il primo a gridare allo scandalo è stato proprio Raffaele Fitto: ” vergognoso» ha dichiarato l’ex governatore pugliese, imputato per corruzione e turbativa d’asta nell’ambito delle inchieste condotte da Nicastro, insieme al pool per i reati contro la pubblica amministrazione della Procura di Bari. ”Questo magistrato ha indagato su di me per nove anni e sostenuto le accuse nei miei confronti fino a qualche attimo fa. Ora si candida con l’Italia dei valori. Questo rende evidente una barbara commistione tra politica e giustizia”. [...] Nicastro, ha scelto la strada della pacatezza: ”Il ministro Fitto nel corso di parecchi anni non mi ha mai risparmiato critiche e io sino ad ora ovviamente non potevo parlare perché per ragioni istituzionali ero imbavagliato. Oggi questo bavaglio non c’è più ma ugualmente non replicherò perché ho troppo rispetto degli elettori pugliesi”. A parlare per lui è Di Pietro: ” meglio qualche magistrato in più in lista che qualche delinquente in più nelle istituzioni. Basta che Berlusconi non candidi delinquenti e noi candideremo meno magistrati [...] La vergogna non è che un magistrato si candidi ma che una persona come Fitto, con tutti i problemi giudiziari a suo carico non ancora risolti, occupi un ruolo di governo” [...]» (Paolo Russo, ”la Repubblica” 16/2/2010).