Varie, 16 febbraio 2010
ANEMONE
ANEMONE Diego Roma 5 luglio 1971. Imprenditore. Il 10 febbraio 2010 fu arrestato per corruzione continuata, sotto accusa le procedure d’urgenza per l’assegnazione delle opere nell’ambito dei Grandi Eventi, come il G8, i Mondiali di nuoto 2009, le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il 9 maggio 2010, trascorsi i tre mesi di custodia cautelare, fu scarcerato • «[...] capo di una modesta azienda [...] viene descritto dal gip di Firenze come il centro gravitazionale attorno a cui ruota l’intero mostruoso ingranaggio dei Grandi appalti. Corrotto e corruttore, Anemone riveste molteplici ruoli. A lui si rivolgono le imprese che fanno parte del ”gelatinoso sistema” di distribuzione dei lavori pubblici. lui che procaccia affari, elargisce favori, spiccia faccende, acquista auto di lusso, assume domestici e poi li licenzia. Ed è ancora Anemone che procura denaro liquido, da utilizzare per pagare mazzette, si presume; ci riesce grazie agli strani rapporti di amicizia con don Evaldo Biasini, un prete di Grottaferrata che gestisce un centro a favore degli africani, al quale probabilmente affida assegni in cambio di contanti. Ma Anemone si preoccupa anche e soprattutto della felicità del Principe, ovvero Bertolaso. Come? Al solito, mettendo a disposizione escort di livello, non ”le solite stelline del cazzo”, ma professioniste serie e collaudate come Monica la brasiliana o Francesca. [...] Anemone cercava di indorare la pillola perché i costi dei lavori alla Maddalena erano improvvisamente lievitati di 70 milioni circa. [...]» (Rita Di Giovacchino, ”il Fatto Quotidiano” 12/2/2010) • «Fratelli, cugini, zii, mogli e cognati. una vera impresa a conduzione familiare la ”Anemone spa”. Lui [...] non compare quasi mai. In compenso, il sistema di società costruito negli anni e, molto spesso alla vigilia dei ”grandi eventi”, era gestito, partecipato e amministrato da persone a lui legate da vincoli di parentela [...] la lunga lista di aziende che compaiono nell’ordinanza del Gip e risultano assegnatarie di importanti appalti nell’ambito del G-8 e dei mondiali di nuoto del 2009, sono partecipate dalla moglie Vanessa Pascucci, dal fratello Daniele e da sua moglie Alessandra di Saverio e perfino dal cugino ventenne Paolo Prosciuttini, figlio della zia paterna di Diego e Daniele, Matilde Anemone. La Cosport 2009, per esempio, vincitrice dell’appalto per la ristrutturazione dello Stadio centrale del tennis del Foro Italico nell’ambito dei mondiali di nuoto è stata costituita dalla Imac e dalla Tecnocos srl. Proprio quest’ultima risulta intestata per il 95% al cugino Paolo Prosciuttini e alla fine del 2008 ha visto un utile di 246mila euro e aveva negli attivi crediti di natura commerciale per 11,6 milioni, oltre a partecipare direttamente la stessa Imatec. Ma ruota soprattutto intorno al fratello Daniele Anemone il gruppo costruito dall’imprenditore. A lui fanno capo la Impresa Anemone Costruzioni (che fino al febbraio 2005 era autorizzata solo per lavori entro i 5 milioni), la Maddalena scarl, la Conegliano scarl (in liquidazione), la Amp srl e la Carceresassari scarl. Di queste, due ”una direttamente (la Anemone Costruzioni), l’altra indirettamente (la Maddalena controllata dalla Anemone Costruzioni) ”sono risultate vincitrici di uno dei tre appalti nell’ambito del G-8. E proprio nei conti della Anemone costruzioni (2008 in utile per 588mila euro contro i 52mila dell’anno primo) si scopre che gran parte dei crediti nell’attivo sono riferiti alla Maddalena, per un totale di 15,4 milioni. [...]» (Carmine Fotina, Marigia Mangano, ”Il Sole-24 Ore 12/2/2010).