Mara Gergolet, Corriere della Sera, 14/2/2010, 14 febbraio 2010
ACQUERELLO DI HITLER NELLO STUDIO DI FREUD
(riassunto) -
Un acquerello dieci centimetri per venti (una chiesa dal tetto spiovente sullo sfondo delle Alpi austriache) con la firma «A. Hitler 1910» e una scritta sul retro, a matita, in italiano: «Studio medico Sigmund Freud. Vienna». Il quadretto andrà all’asta il 2 marzo nella città inglese di Ludlow.
«La possibilità che il quadro sia stato appeso nelle sale d’attesa di Freud è assolutamente bizzarra: ma entrambi vivevano a Vienna in quell’epoca ed è risaputo che allora Hitler per mantenersi dipingeva acquerelli. Lo stile è tipico dell’ epoca», dice il responsabile dell’asta Richard Westwood-Brookes, della Mullock’s auctioneers. A venderlo alla casa d’aste è stato un compratore italiano rimasto anonimo. L’ acquerello sarebbe stato portato in Italia subito dopo la guerra da un giovane soldato americano, che sosteneva d’averlo preso dall’ambulatorio di Freud.
Quando Hitler era bambino - dice una sua biografia degli anni 50 scritta da Fratz Jetzinger - soffriva di fortissimi incubi notturni. Il medico di famiglia, un ebreo, consigliò al padre di rivolgersi al dottor Freud a Vienna che aveva appena aperto una clinica per bambini. Ma la famiglia non seguì il consiglio.
Altra coincidenza: Freud aveva avuto una casa a Berchtesgaden, dove più tardi Hitler costruì il suo ritiro, il Nido d’ Aquila.