Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  febbraio 14 Domenica calendario

IL DIZIONARIO BIOGRAFICO DI LIBERO

a cura di Francesco Borgonovo

TEMPIO, Domenico (poeta, 1750-1821)
Nonostante la stampa piemontese e garibaldina lo identifichi come ”poeta italiano”, Domenico Tempio (detto Micio) è stato poeta manco siciliano, ma ”catanese”. Iniziato agli studi ecclesiastici e giuridici (stessa carriera del suo epigono Cappellani) mandò a quel paese prima gli uni e in seguito gli altri.
Iniziò a comporre versi.
Fu accolto nell’Accademia dei Palladi, ma soprattutto nel salotto letterario del mecenate Ignazio Paternò Principe di Biscari. Anche il suo epigono Cappellani si fa le cenette da Ruggero Moncada e Nicoletta, che oggi abitano lo stesso salotto.
Maritò Francesca Longo, che morì di parto. La figlia fu accudita dalla bàlia gnura (signora Caterina), che si occupò e della figlia e del vedovo. Micio Tempio, seguendo la tradizione, la ingra-
vidò nello scandalo generale.
Per tutto il Diciannovesimo secolo fu censurato come poeta pornografico. Alcuni sostengono che la sua opera fu rivalutata dopo la Seconda guerra mondiale. Ma la cosa non corrisponde al vero. I suoi libri sono componente essenziale dell’educazione sessuale del giovin signore catanese. Dove gli ”italiani” si sono dati da fare con pubblicazioni quali ”Le Ore”, ”Caballero”, ”Albo Blitz”, a Catania, le madri che desideravano una formazione aristocratica per la prole, facevano trovare sui comodini dei figli tredicenni una confezione di preservativi, una stecca di sigarette, un bottiglione di 4711, e un volume di poesie di Micio Tempio. Igiene personale, cancellazione degli odori dell’adolescenza, tabagismo e erezioni spirituali costituiscono un tutt’uno che ancora dev’essere esplorato filologicamente.
L’università di Catania si rifiuta, a tutt’oggi, di dedicare un corso monografico a ”Masturbazione e Versi, storia della produzione di sperma adolescenziale in rapporto a ”a Monica Dispirata di Micio Tempio”.
Tempio è stato precursore del movimento Verista, portato alla fama dall’epigono Giovanni Verga. Non esiste scrittore catanese che non individui in Micio Tempio il ”capomastro”.