Giuseppe Bedeschi, Libero 14/2/2010, 14 febbraio 2010
IL DIZIONARIO BIOGRAFICO DI LIBERO
a cura di Francesco Borgonovo
MAGNANI, Valdo (politico, 1912-1982)
Valdo Magnani nacque a Reggio Emilia nel 1912, ultimo di tre fratelli. Di formazione cattolica (il fratello Elvo fu parroco), militò nell’Azione Cattolica. Nel 1936 si laureò in Economia all’Università di Bologna, e più tardi in Filosofia. Durante gli anni universitari ebbe una crisi religiosa e nel 1941 aderì al Pci. Durante la guerra combatté sul fronte jugoslavo. Dopo l’8 settembre costituì, in Erzegovina, una brigata partigiana italiana e combatté a fianco dei partigiani jugoslavi. Rientrò in Italia nel novembre 1945, e nel 1947 divenne segretario della federazione provinciale del Pci di Reggio Emilia.
Nel gennaio del 1951, al congresso provinciale, pronunciò un intervento, in cui formulava gravi riserve e critiche sulla politica del Pci, e sulla sua pretesa di presentarsi come paladino del fronte pacifista contro i «guerrafondai imperialisti» americani («Vi è un’opinione abbastanza diffusa tra i compagni, che la rivoluzione possa fare un passo avanti soltanto con la guerra e bisogna dire che questa opinione è abbastanza tollerata nel nostro partito»). Una violenta ondata di critiche si abbatté su Magnani, il quale si dimise dal Partito. Ma le sue dimissioni non furono accettate, e il 1° febbraio del 1951 il Comitato federale di Reggio Emilia lo espulse.
La motivazione diceva che Magnani aveva mascherato con motivazioni ideologico-politiche «la sua reale azione di tradimento, qualificandosi così un rinnegato senza princìpi». «Il Magnani», si diceva ancora, «è un volgare e spregevole strumento nelle mani delle forze reazionarie appositamente infiltratosi nelle file del nostro partito (...) per meglio colpirlo nel momento ritenuto più opportuno dai suoi mandatari».
L’uomo politico di Reggio Emilia mostrò una notevole forza morale di fronte al linciaggio: nel 1953 fondò, insieme ad Aldo Cucchi, l’Unione Socialista Indipendente (i ”magnacucchi”, insultati e minacciati dai comunisti), la quale nel 1957 confluì nel Psi. Ma più tardi, nel 1961, chiese di essere riammesso nel partito comunista, cosa che avvenne nel 1962. La fede aveva vinto sulla ragione. Morì nel 1982.