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 2010  febbraio 15 Lunedì calendario

IL FOGLIO DEL CAV PER IL FOGLIO DEI FOGLI DEL 15/02/2010


FRASI Frasi pronunciate da Silvio Berlusconi durante la settimana (in ordine cronologico): «In Europa ci sono situazioni preoccupanti, noi ce la stiamo cavando meglio di tutti gli altri […] Abbiamo anche abbassato le tasse, togliendo l’Ici e due miliardi alle imprese» (il 6/2 in collegamento telefonico durante l’inaugurazione della Pedemontana); «Bene, avanti così. Queste frottole sono talmente fuori dal mondo che saranno un boomerang […] la solita storia, guarda caso queste cose vengono fuori sempre prima delle elezioni» (dopo che Massimo Ciancimino, deponendo al processo Mori nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo, aveva detto: «Mio padre mi spiegò che Forza Italia era il frutto della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia»); «Dovreste essere onorati di essere qui, è la prima volta che apriamo questa villa per una manifestazione pubblica» (ricevendo a Villa Gernetto, a Lesmo, il premier croato, Jadranka Kosor. Secondo alcuni la Villa, che in una sua ala ospiterà l’Università liberale, sarà la futura residenza di Berlusconi); «Vorrei ricordarla e condividere il rammarico e il dolore per non aver potuto evitare la sua morte» (nella lettera inviata alle suore Misericordine di Lecco che per molti anni si presero cura di Eluana Englaro, nel primo anniversario della morte della donna); « una persecuzione, respingo le dimissioni» (durante il consiglio dei ministri del 10/2 respingendo le dimissioni di Guido Bertolaso); «C’è uno sport nazionale: andare a deprimere chi fa il bene del Paese. Questo è un male italiano che mi sento di denunciare [su Bertolaso, ndr]; Si eliminano trasmissioni di destra e di sinistra, non credo si tratti di una decisione scandalosa, alcuni programmi sono ormai dei pollai televisivi. Potrebbero essere tranquillamente sostituiti dalle tribune politiche [sulla decisione della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, che ha stabilito la sospensione delle trasmissione di approfondimento politico nel mese precedente le elezioni regionali, ndr]; Si vocifera sempre di contrasti tra Marina e Barbara. Con i miei figli ho un rapporto splendido, pranzo con loro tutti i lunedì e il sabato e la domenica faccio il padre e il nonno. Il mio nipotino sa già tre canzoni in inglese e soprattutto canta ”meno male che il nonno c’è” (alla presentazione di Donne di Cuori, ultimo libro di Bruno Vespa ); «I magistrati si devono vergognare: Bertolaso non si tocca. So che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età che, tra l’altro, oggi è in ospedale per farsi operare per un problema alla spina dorsale. Quindi tutte queste cose qui sono assolutamente non accertate, non vere e infondate» (a Bruxelles dopo aver partecipato al consiglio europeo sulla crisi finanziaria della Grecia. Al termine del vertice il presidente del consiglio è andato al suo negozio di antiquariato preferito: ha comprato una statuetta di bronzo raffigurante una figura femminile slanciata); «Facciamo un’eccezione però per qualche bella ragazza» (al premier albanese Sali Berisha che, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, aveva appena detto: «Non voglio che i flussi criminali vengano verso l’Italia e non voglio che gli albanesi muoiano in mare»).

FAMIGLIA A mezzogiorno del 9/2 Silvio Berlusconi ha incontrato i figli a Villa San Martino, ad Arcore, per il consueto pranzo di famiglia settimanale. Invitati anche Fedele Confalonieri, Bruno Ermolli, Pasquale Cannatelli e Niccolò Ghedini. Unico assente Luigi, il figlio più piccolo, impegnato con gli esami universitari. Dal pranzo non è arrivata alcuna decisione operativa sul futuro patrimoniale dei cinque eredi. Ai figli di Veronica è stato assicurato che nessuno sarà «danneggiato o discriminato». Il giorno dopo, Berlusconi ha precisato che la Mondadori continuerà a essere gestita da Marina, «Barbara avrà la possibilità di percorrere tante altre strade».

NUNC All’epoca della caduta del primo governo Berlusconi Umberto Bossi realizzò un collage ispirato al funerale (politico) del premier con una vignetta ritagliata da un quotidiano, un verso latino di Orazio (Nunc est bibendum) e la frase ”Il piccolo tiranno è morto”. Bossi donò il collage autografato al padovano Giorgio Vido, oggi leader della Liga Veneta, che da allora lo tiene esposto nel suo studio.