http://www.forexitalia.net/guida-forex/bid-ask-spread.html, 13 febbraio 2010
CHE COS’E’ IL FOREX
Forex online, acronimo di Foreing Exchange Market tradizionale, rappresenta un mercato online internazionale dei cambi nel quale è possibile dar luogo alla compravendita di valute direttamente online tramite piattaforme forex.
I prezzi che regolano tale mercato sono determinati dai tassi di cambio, rapporti che esprimono quante unità di una prima valuta sono necessarie per acquistare o vendere una unità di valuta estera.
Grazie al tasso di cambio è pertanto possibile stabilire il prezzo di una valuta nei confronti di un’altra valuta estera, o della stessa moneta nazionale. Il Forex online è anche, altresì, il mercato finanziario più grande al mondo per volume di transazioni, con centinaia di miliardi di dollari oggetto ogni giorno di un costante trading online in tutte le parti del mondo, con picchi che arrivano a sfiorare e superare addirittura i due trilioni di dollari in sole ventiquattro ore.
Attivo per cinque giorni alla settimana (sono esclusi i sabati e le domeniche), 24 ore su 24, il forex online permette quindi di comprare o vendere una valuta ricevendo in cambio la moneta nazionale o un’altra valuta estera. Attraverso le piattaforme di trading online più comuni e maggiormente accessibili, è tuttavia possibile effettuare delle negoziazioni di un numero limitato di valute straniere, come il dollaro statunitense, la sterlina inglese, lo yen giapponese, il franco svizzero e, ovviamente, il nostrano euro.
Lo sviluppo del Forex è anche dipeso, negli anni più recenti, dallo sviluppo di internet. E’ infatti annoverabile un forte incremento nel numero degli utenti che operano scambi valutari dovuto proprio all’utilizzo di piattaforme di trading online, che permettono a chiunque di poter effettuare delle transazioni valutarie esclusivamente grazie a un computer e ad una connessione alla rete.
Con il passare degli anni il trading sul Forex è diventato sempre più semplice e a portata di un maggior numero di utenti, incentivati dalle basse soglie di accesso previste per iniziare a negoziare sul mercato degli scambi valutari internazionali, e dalle grandissime possibilità di guadagno perseguibili sfruttando il meccanismo della leva finanziaria.
Controparte necessaria per garantire un adeguato sviluppo di tale mercato finanziario è inoltre la figura del broker, che si pone come intermediario in ogni transazione effettuata dall’utente. Anche in questo caso è possibile ricollegare la diffusione del ruolo dei broker alla diffusione che dagli anni ”90 ha avuto internet e le possibilità di accesso alla rete, che hanno permesso a moltissimi intermediari di raggiungere una platea di utenti Forex davvero inimmaginabile fino a pochi anni prima.
Come anticipato, sul mercato forex a termine esistono tanti tassi di cambio quante sono le scadenze negoziate. Ma anche sul mercato a pronti il tasso di cambio che regola la quantità di moneta nazionale da pagare / ricevere in cambio di valuta straniera, non è espresso in maniera univoca. Si parla infatti di un sistema di quotazioni doppie, per singola coppia di valute. Tale sistema (double way) fa si che per ogni relazione tra due valute vi sia in realtà un doppio tasso di cambio.
Con il primo tasso di cambio (bid price), viene espresso il quantitativo di moneta che un intermediario è disposto a pagare in cambio di un’unità di una seconda valuta. Se ad esempio noi compiamo transazioni sul Forex avvalendoci dell’intermediazione di una banca, il prezzo bid sta a significare che la banca è disponibile a comprare quel determinato quantitativo di valuta a quel tasso di cambio.
Di contro, il bid price esprime il prezzo al quale noi riusciremo a vendere la valuta in nostre mani allo stesso istituto di credito che si sta comportando da intermediario.
Oltre al bid price, il sistema dei tassi di cambio annovera un’altra quotazione che funge da prezzo per l’altra transazione, la vendita da parte dell’intermediario. L’ask price è infatti quel tasso di cambio al quale l’intermediario è disposto a cedere la propria valuta in cambio di una seconda moneta.
Di contro, è anche la quotazione alla quale noi riusciremo ad acquistare della valuta estera. Per una chiara logica di funzionamento, il bid price sarà sempre minore dell’ask price. Se così non fosse, infatti, l’operatività dell’intermediario sarebbe fortemente antieconomica.
Il bid price è invece minore dell’ask price perché sta a dimostrare la volontà dell’intermediario di acquistare una valuta ad un prezzo inferiore, per rivenderla nello stesso momento a un prezzo superiore.
E’ proprio questa importantissima differenza, questo gap chiamato bid-ask spread, a costituire la redditività dell’attività dell’intermediario.
In altri termini, l’esistenza stessa di uno spread tra il bid price e l’ask price regge l’intero meccanismo del Forex. Ancora in altri termini, possiamo dire che l’esistenza di un gap tra il bid e l’ask price è la remunerazione che l’intermediario trattiene per garantire la continuità delle transazioni, per assicurare cioè alla controparte che egli sarà sempre disponibile a concludere – a quelle condizioni – una qualsiasi operazione.
Particolare importanza, nella valutazione della convenienza delle transazioni sul Forex, è data all’ampiezza e alla volatilità dello spread tra bid price ed ask price. Ma anche di questo, parleremo in un prossimo articolo.