lettera a il manifesto 09/02/2010, 9 febbraio 2010
LETTERE
calato il sipario sugli scrutini del primo quadrimestre nella scuola media. il primo scrutinio intermedio della «riforma» Gelmini. Le denunce più comuni degli insegnanti che non si arrendono a stendere un velo di indifferenza sono le seguenti: come possiamo attribuire un voto in Informatica, se non c’è alcun docente della materia? I dirigenti esortano a dare ugualmente un voto. Chi lo dovrebbe dare? L’insegnante di materie letterarie protesta «Conosco il computer per mio uso personale, ma non sono in grado di fornire spiegazioni adeguate». «Ma, Lei - ribatte il dirigente - ha portato la classe in laboratorio almeno tre volte!». Il docente di Tecnologia si esime: « Non è la mia materia». Quanto a «Cittadinanza e Costituzione», la materia ha ora un voto a sé, ma non una collocazione oraria autonoma. sempre inserita nell’ora di Storia, quindi a discapito della Storia...Cos’è cambiato rispetto alla precedente Educazione Civica? Non è certo il voto o la novità di una materia a determinare il tanto strombazzato cambiamento, se sono i tagli negli orari e nel personale a farla da padroni.
Antonia Sani