GIGI VESIGNA, VOX POPULI - VOCI DI SESSANT’ANNI DELLA NOSTRA VITA, EXCELSIOR 1881, 2010, 648 PAGG., 21.50 EURO, 11 febbraio 2010
GIGI VESIGNA, VOX POPULI - VOCI DI SESSANT’ANNI DELLA NOSTRA VITA, EXCELSIOR 1881, 2010, 648 PAGG., 21.50 EURO
RIGHE Nel 1953 il Corriere della sera dedica al Festival tredici righe nelle pagine delle Recentissime, tra i necrologi e la notizia di un disastro ferroviario.
ELEGANTI «Un giorno a noi dell’orchestra Angelini dissero che dovevamo partecipare a un Festival. Ma festival era una parola nuova e nessuno sapeva bene cosa volesse dire. Capimmo che si trattava di qualcosa di importante quando ci fecero sapere che avremmo cantato nel Salone delle Feste del Casinò di Sanremo e che, quindi, dovevamo arrivare "eleganti"» (Nilla Pizzi, 1951).
TRE Per quella prima edizione del 1951 arrivano quaranta canzoni e ne vengono scelte venti. I cantanti che devono eseguirle sono tre: due solisti, Nilla Pizzi e Achille Togliani, e il duo Fasano.
CLAQUE Il biglietto d’ingresso costa cinquecento lire per spettacolo e cena, meno di quello degli spettacoli di prosa che si tengono solitamente nel teatrino adiacente al Salone.
La claque viene "importata" da Napoli.
PAPAVERI Nella seconda edizione Nilla Pizzi sale sul podio come prima, seconda e terza classificata rispettivamente con Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna che prega.
Papaveri e papere diventa un successo internazionale: negli Stati Uniti la canterà Bing Crosby, in Francia Yves Montand.
CENA In quegli anni, nel Salone delle Feste, ci sono due tipi di spettatori: quelli che, nella prima parte della platea, ascoltano le canzoni e consumano una coppa di champagne, e quelli che, seduti in fondo alla sala, cenavano ai tavoli, magari parlando ad alta voce. A loro si rivolge Nunzio Filogamo con il suo «Cari amici, vicini e lontani buonasera dovunque voi siate».
TOT «Al Festival mi sento come un bambino che va per la prima volta a scuola» (Totò, 1954).
TELETRASMESSI Nel 1954 arrivano le telecamere Rai: «Le signore», si legge nel comunicato, «devono indossare toilettes decenti perché teletrasmesse. I signori in abito scuro sono pregati di indossare camicie grigie, meglio celesti, perché quelle bianche su video "sparano"».
GIUNGLA 1958: per accontentare i floricoltori il palcoscenico viene trasformato in una specie di foresta tropicale con tutto il repertorio della flora locale. Un’indagine demoscopica appura che gli avvenimenti che tutti gli italiani conoscono sono nell’ordine: Sanremo, il campionato di calcio, la Formula 1.
ANIMALI Lo zoo di Sanremo: la tigre di Cremona (Mina), la pantera di Goro (Milva), l’aquila di Ligonchio (Iva Zanicchi), l’usignolo di Cavriago (Orietta Berti), il pulcino del Gabbro (Nada), la Cerbiatta di Forlì (Alice).
COERENZA «Dopo quest’anno non metterò più piede a Sanremo, almeno in tempo di Festival» (Milva nel 1962, che tornerà al Festival altre quattordici volte).
COERENZA/2 «Io dentro il festival non mi ci vedo proprio, mi suona come una sciagura per la mia carriera» (Raffaella Carrà, presentatrice del Sanremo 2001).
PERMESSO Tony Renis, che presta servizio militare come paracadutista a Pisa, ha avuto un permesso molto speciale dal ministro Andreotti per partecipare al Festival del 1964, perché in quel periodo è in cella di rigore per una settimana.
BITT Il Sanremo del 1966 si apre alla musica beat che, siccome si pronuncia "bitt", tutti i giornali, per farsi capire meglio, scrivono proprio così: «bitt».
STRACCI I Ricchi e Poveri si chiamano così perché, durante un’esibizione, due di loro erano vestiti praticamente di stracci, e gli altri in abito da sera con gioielli assicurati per una cifra da capogiro.
GASTRITE «Causa sopravvenuta piccola gastrite sono impossibilitato a partecipare XXIII Festival. Medico habet consigliato cinque giorni assoluto riposo, nonostante mia preghiera di darmene solo tre. Pertanto mia guarigione prevista per domenica 2 marzo ore 9.30. Conoscendo mia sensibilità credo che la scintilla di questa infiammazione est scoccata nel momento in cui la commissione selezionatrice ha bocciato notori personaggi della canzone italiana. Auguro comunque a questo Sanremo grosso successo, anche se purtroppo senza la mia presenza lo vedo alquanto pallido» (Adriano Celentano, 1973).
AAA Nel 1976 il problema valletta viene risolto con il concorso «AAA valletta cercasi», indetto da «La Domenica del Corriere».
COPIONE La Rai chiede a Massimo Troisi, ospite nell’edizione 1981, di leggere il copione che lui proporrà in tv. Massimo risponde che andrà a braccio. Può anticipare però che parlerà di politica, religione e terremoto. Neanche mezz’ora prima della sua esibizione arriva una telefonata da Roma che chiede a Troisi di fare un solo intervento e non sugli argomenti proposti. L’attore se ne va.
VINCITORE? «Me ne stavo dietro le quinte in attesa del verdetto quando fui avvicinato da una troupe del Tg1 che mi comunicò la mia vittoria. Rilasciai, commosso, una lunga intervista. Intanto i vincitori venivano avviati verso il palcoscenico e io non ero tra loro» (Toto Cutugno, al Festival del 1983 con L’italiano).
EROI «I veri eroi della canzone sono loro, non io, i Dalla, i De Gregori e i Bennato che facciamo i baroni della canzone, ben asserragliati nelle nostre torri d’avorio. Chi ha il coraggio di venire qui in questo macello perché non ha altro modo di farsi ascoltare è veramente da ammirare» (Fabrizio De André che accompagna Dori Ghezzi, in gara con Margherita non lo sa, terza classificata nell’edizione del 1983).
SCHEDINE 1984: le votazioni avvengono solo con la schedina del Totip e per la canzone vincitrice, Ci sarà, di Albano e Romina, arrivano 2.122.616 segnalazioni.
OZIO 1986: Renzo Arbore con Il clarinetto è secondo dopo Eros Ramazzotti, che vince con Adesso tu. «Meno male», dice Arbore, «potrò continuare a non lavorare!».
NOME «Mio padre avrebbe voluto chiamarmi Giorgia di primo nome e On my mind di secondo. Non gliel’hanno permesso!» (Giorgia).
PAROLE Vorrei incontrarti tra cent’anni di Ron arriva prima al Sanremo del ’96, vincendo anche il premio "Volare" per la miglior musica e il miglior testo. Ma le parole, se ne accorge il Corriere della Sera che le pubblica per primo, le ha scritte William Shakespeare nel 1609.
DOPPIO «Un giovane ci costa circa sessanta milioni, spese di realizzazione del disco escluse, mentre la cifra per un "big" può tranquillamente raddoppiare» (Il dirigente di una casa discografica nel 2000).
NON-GIOVANI «Forse sarebbe meglio abolire la categoria dei giovani» (Linus, numero uno di Radio DeeJay, 2003).
PENELOPE «Sono furibonda [...] Io faccio e Renis disfa. Dire che sono stufa è riduttivo, stiamo lavorando tutti in una situazione difficile e cerchiamo di farlo in squadra, poi arriva lui e fa crollare cose messe in piedi con grande fatica. Mi sento Penelope che tesse la tela e lui me la disfa, soltanto che Renis non è l’astuto Ulisse» (Simona Ventura, presentatrice dell’edizione 2004, dopo che il direttore artistico Tony Renis, per accordi con le case discografiche, non ha permesso a Eros Ramazzotti di andare a Sanremo, dove era stato invitato dalla Ventura).
SPIRITO Sanremo «... è la vera manifestazione dello Zeitgeist, il luogo in cui lo spirito del nostro tempo si squaderna in tutta la sua infinita pienezza» (Edoardo Camurri, Il Riformista, 2005).
COMPETENZE 2007: Paolo Rossi si presenta con In Italia si sta male, inedito di Rino Gaetano. Giornalista a Rossi: «Che cosa ne pensa Rino Gaetano? L’ha sentita?». Rossi: «Rino Gaetano è morto». Giornalista: «No, sul serio?».
LAVORO Fabrizio Moro, vincitore 2007, dedica il successo a suo padre «che da 50 anni si sveglia tutte le mattine alle sei per andare a lavorare».
COMPLICAZIONI Se avete milleduecento euro per comprare il pacchetto delle cinque serate del Festival di Sanremo 2010, sappiate che i soldi questa volta non bastano. Bisogna essere residenti nella città dei fiori, e dimostrarlo con un’autocertificazione da far pervenire direttamente al Sindaco di Sanremo. Ogni nucleo familiare potrà acquistare solo due pacchetti. Il Festival non è roba per turisti.