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 2010  febbraio 10 Mercoledì calendario

ALBERTINI

Gabriele 2009 - Milano 6 luglio 1950. Imprenditore. Politico. Ex sindaco di Milano (1997-2006), poi vicepresidente della commissione Trasporti al Parlamento europeo (eletto con 145 mila preferenze, primo di Forza Italia dopo Silvio Berlusconi). Laureato in Giurisprudenza, vicepresidente e amministratore delegato dell’azienda metalmeccanica fondata dal padre Cesare. «Detesto fare il sindaco, è una grande fatica e un grande disagio. Ci sono responsabilità enormi e poteri incongrui rispetto a queste responsabilità. Non volevo farlo. Ho detto quattro volte di no e poi come si sa ho dovuto accettare» • «Quasi calvo, occhiali e sguardo severo, industrialotto: l’identikit perfetto del ”provocatore di destra” e insieme un profilo da sublimazione del ”travet”, noioso per i media e per l’opinione pubblica più esigente in fatto d’immagine. E invece i milanesi osservano aumentare il numero dei vigili per strada, i giardini recintati e, seppure a fatica, più puliti e sorvegliati; cantieri dappertutto; asfalto rinnovato. Assistono perfino alla privatizzazione dell’Azienda energetica municipale. E a una certa ripresa di scambio, di contatto, tra il Palazzo e la mitica società civile» (Vittorio Testa) • Scrive racconti in stile kafkiano, cita i testi sacri di Freud, conosce quasi a memoria i libri di Desmond Morris, cioè l’etologo che studia (e accomuna) uomini e animali. Prima di scegliere gli assessori, sottoponeva i candidati a una perizia calligrafica: perché la scrittura a suo dire «non mente» e neppure la «prima impressione» • «Sono uno scapolo fin dalla nascita e non mi voglio sposare» • Umberto Bossi fece contro di lui campagne elettorali pesanti, arrivando a chiamarlo Albertina • Tifoso del Milan. [dh]