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 2010  febbraio 10 Mercoledì calendario

Lo spezzatino fa gola al "Cavaliere". C’è poco da fare, sono mesi che Knight Vinke continua a mandare a giornali italiani e non la sua ricetta: Eni è un piatto prelibato ma è più gustoso se servito con lo spezzatino

Lo spezzatino fa gola al "Cavaliere". C’è poco da fare, sono mesi che Knight Vinke continua a mandare a giornali italiani e non la sua ricetta: Eni è un piatto prelibato ma è più gustoso se servito con lo spezzatino. L’olandese non si presenta con un normale biglietto da visita. Eric Knight SCARONI Dietro di me "ci sono gli interessi degli insegnanti, degli infermieri e dei vigili del fuoco..." afferma Eric Knight, cavaliere di nome e di fatto nella crociata che ha intrapreso contro l’Eni per difendere, dice lui, gli interessi di tutti gli azionisti e del popolo italiano. Knight si fa forte del nome di CalPERS uno dei principali difensori dei diritti degli azionisti nella migliore tradizione anglosassone, e forse per questo si è parlato di un suo collegamento ai poteri forti americani. SCARONI Ma chi è veramente il paladino degli azionisti che vuole smantellare una delle poche realtà industriali rimaste al nostro paese? Eric Raimondo Knight è nato ad Amsterdam da Ella Vinke, erede di un’importante famiglia di broker marittimi, e da Carlo Knight, napoletano di origini, secondo qualcuno appartenente ad una famiglia di gioiellieri (ed esiste peraltro una Gioielleria Knight in Piazza dei Martiri proprio al centro di Napoli) diventato manager di respiro internazionale. Eric parla benissimo l’Italiano e ha persino un codice fiscale italiano che risale ai tempi in cui era residente a Napoli. Sarà forse il suo legame con l’Italia, ad averlo condotto a bussare alla porta dell’Eni nel tentativo di raddoppiarne il valore in borsa? Chissà, in realtà i suoi legami con il nostro paese non sembrano essere particolarmente stretti sin dai tempi della scuola. Eduard Stern Andò in un collegio in Inghilterra - un’esperienza che non gli è piaciuta, come emerge da un’intervista successiva, in cui afferma di aver sofferto a Eton perché era straniero - e fu ammesso a studiare francese al "Corpus Christi", a Cambridge, nel 1977. Su consiglio del padre, cambiò di corso a Cambridge e passò a Economia prima di proseguire gli studi subito dopo la laurea alla "Sloan School of Management". Tra il 1997 e il 2007 del nostro cavaliere non c’è traccia, almeno in Italia, infatti non ha né comprato né venduto proprietà, azioni, ricoperto posti dirigenziali, posseduto auto o barche, né tanto meno pagato imposte. Obama Nel 2003 arriva la vocazione: decide di diventare il paladino degli azionisti fondando Knight Vinke Asset Management insieme a Louise Curran e Patrick Dewez, già suoi compagni di merende alla "Sterling Investment Group" - un fondo d’investimento con sede nelle Isole Vergini Britanniche (noto paradiso fiscale). Per intraprendere la sua nuova avventura Knight ha bisogno di capitali che puntualmente arrivano dal banchiere francese Edouard Stern, divenuto famoso per essere stato trovato morto nella sua stanza d’albergo a Ginevra nel 2005 vestito di lattice da capo a piedi. Berlusconi alla camera - con capelli - 27 gennaio Alla guida del fondo con sede negli Usa adesso c’è solo lui, almeno sulla carta. Del resto Eric Knight è conosciuto per il suo enorme talento per le relazioni pubbliche - al punto che, secondo l’opinione di molti la sua reputazione vale più di quanto effettivamente pesi. La sua tattica è quella di condurre le proprie campagne sotto i riflettori della stampa e di attribuirsi il merito per cambiamenti che i suoi bersagli stavano considerando in maniera indipendente. Quindi per tornare alla domanda originale, chi è Eric Knight? La mano lunga di Obama e della CIA o un abile venditore di fumo che per ottenere guadagni di breve termine per il suo fondo e i suoi azionisti (e notate bene solo per i suoi di azionisti) è pronto a intraprendere una crociata mediatica volta a spezzare in due una delle poche realtà internazionali di successo che è rimasta all’Italia.