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 2010  febbraio 10 Mercoledì calendario

BAGNASCO

Angelo 2009 - Pontevico (Brescia) 14 gennaio 1943. Cardinale. Arcivescovo di Genova, presidente della Conferenza episcopale italiana (dal 7 marzo 2007 in sostituzione di Camillo Ruini). «Quando chiama il Papa, si risponde. Prontamente» • Figlio di Alfredo, operaio in una fabbrica di dolci che poi prese in gestione una latteria in piazza Sarzano a Genova, è cresciuto alla Montagnola della Marina, scuola in via San Vincenzo (la Genova di Fabrizio De André). «Fisico asciutto, ma non sottile» carattere «mite, ma non tenero», silenzioso. Vocazione già alle elementari. Poi in terza media l’annuncio ai genitori: «Non voglio studiare da ragioniere, voglio entrare in seminario» (Marco Tosatti) • Il cardinale Siri lo manda a studiare Filosofia alla Statale, «covo di apprendistato br, professori e studenti inclusi» • «Per quasi vent’anni, fino al 1998, ha insegnato metafisica e ateismo contemporaneo alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Contemporaneamente ha lavorato in parrocchia, in curia e in seminario, è stato assistente degli universitari cattolici, si è occupato di catechesi e di liturgia. Dieci anni fa la svolta: è nominato vescovo di Pesaro. Ruini lo nota, lo apprezza e nel 2001 lo fa anche presidente del consiglio d’amministrazione del quotidiano della Cei, Avvenire. Nel 2002 è segretario della commissione della Cei per la scuola e l’università. Nel 2003 è promosso arcivescovo ordinario militare per l’Italia e non c’è angolo sperduto del mondo in cui non corra, a incontrare i soldati italiani in ”missione di pace”. In tre anni si reca sei volte in Iraq, cinque in Afghanistan, sette in Kosovo, cinque in Bosnia, due in Albania. […] Dopo l’eccidio dei soldati italiani a Nassiriya, in Iraq, nel novembre del 2003, sottoscrive con slancio il memorabile ”non fuggiremo” pronunciato dal cardinale Ruini nell’omelia funebre […]. Ai soldati italiani nel mondo regala il Vangelo e il Catechismo, amministra cresime e comunioni. I pacifisti non l’hanno mai avuto in simpatia» (Sandro Magister) • Quando Bertone diventa segretario di Stato, lui è promosso arcivescovo di Genova (29 agosto 2006). Quando Ruini va in pensione, il Papa lo mette alla testa della Cei, l’unica tra le conferenze episcopali il cui presidente non venga eletto dall’assemblea ma scelto dal Papa e la più grande, con circa 250 pastori attivi sul territorio e altrettanti con incarichi nella curia vaticana o in pensione. Bagnasco, che ha già difeso Ratzinger a spada tratta dopo la gaffe di Ratisbona (Benedetto, in visita all’Università locale, in mezzo a un discorso che tentava di accreditare la Chiesa come maestra di filosofia, disse citando l’imperatore di Bisanzio, Michele II il Paleologo: «Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava». Ne seguì un caso internazionale, chiuso poi con le scuse del Papa al mondo islamico), prende una dura posizione contro i Dico (vedi POLLASTRINI Barbara e BINDI Rosy), preannunciando che avrebbero favorito incesto e pedofilia. A causa di questo ricevette minacce di morte da gruppi dell’estrema sinistra • «L’uomo Bagnasco ha sensibilità sociale – ereditata dalla famiglia operaia – e associativa, essendo stato animatore degli Scout e della Fuci. un fine intellettuale, su posizioni mediane e mediatrici. nota la sua vicinanza al cardinale Ruini […]. Ne sarà un puntuale continuatore» (Luigi Accattoli) • Il 21 gennaio 2008 affermò che il Papa aveva rinunciato alla visita alla Sapienza (vedi CINI Marcello) su suggerimento del governo italiano e parlò dell’Italia come di un «Paese sfilacciato e frammentato» ridotto «in coriandoli» (vedi su questo anche DE RITA Giuseppe). [kk]