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 2010  febbraio 10 Mercoledì calendario

BACCANTE

Luigi 2009 - Marano (Napoli) 22 giugno 1951. Camorrista. Luogotenente di Angelo Nuvoletta • Detto ”Maurizio” • Detenuto, condannato all’ergastolo con isolamento diurno (sentenza definitiva il 13 ottobre 2000), per concorso nell’omicidio di Eduardo Di Ronza, camorrista, poi collaboratore di giustizia (ucciso in Torre Annunziata il 3 novembre 1989), e del giornalista Giancarlo Siani (ucciso a Napoli il 23 settembre 1985), con l’aggravante della premeditazione e del motivo abbietto. Condannato dalla Corte di Assise di Napoli il 5 aprile 2006 per concorso in plurimi omicidi aggravati (processo di Appello in corso), è ancora sotto giudizio, in grado di Appello, per associazione di stampo mafioso. L’accusa è di far parte di un superclan Nuvoletta-Gionta (il clan Nuvoletta starebbe sopra al clan Gionta), a sua volta affiliato a Cosa Nostra. Era stato assolto in secondo grado dalla medesima accusa solo perché i giudici, non ritenendo corretta la formulazione del capo d’imputazione, avevano restituito gli atti al pubblico ministero, che però ha impugnato, ottenendo ragione in Cassazione (la Cassazione a sua volta ha rinviato gli atti alla Corte d’Appello per il giudizio di merito) • La condanna della Corte di Assise di Napoli del 5 aprile 2006 ha per oggetto il concorso nell’omicidio di Vittorio Vastarella e del figlio Luigi (membri del cartello Bardellino-Alfieri, alleati dei Badalamenti, dei Bontade e degli Inzerillo), e dei loro accompagnatori Gennaro Salvi, Gaetano Di Costanzo e Antonio Mauriello. I Vastarella furono attirati con l’inganno nell’abitazione di Nuvoletta e qui strangolati, gli altri uccisi a colpi di arma da fuoco. I corpi di tutti e cinque furono poi sciolti nell’acido (il delitto fu consumato all’epoca dell’alleanza dei Nuvoletta coi corleonesi) • Aveva iniziato la sua carriera negli anni Settanta come segretario dell’ufficio di Michele Zaza, boss storico del contrabbando di sigarette. In via Serapide a Santa Lucia, negli stessi locali del PSDI. Baccante riceveva i clienti per conto di Zaza. [Paola Bellone]