Varie, 10 febbraio 2010
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Witty Andrew
• Holderness (Gran Bretagna) 22 agosto 1964. Manager. Ceo di GlaxoSmithKline • «I primati di Andrew Witty [...] sono molti e fra questi c’è la popolarità. Probabilmente non in Italia e nello specifico quadrante veronese, ma nel sud del mondo è un campione. Ci ha passato un decennio da giovane trainee di Gsk fino a 43 anni quando, un altro record, è diventato il più giovane ceo di un colosso della farmaceutica mondiale. Quegli anni fra Africa e Asia sono un forziere di ricordi. La memoria della sofferenza lungo una mappa che taglia i mali del mondo ha una data precisa d’inizio: primavera del 1994 alla vigilia delle elezioni di Nelson Mandela alla presidenza del Sudafrica. Witty ha cominciato lì la sua gestione più manageriale della società e a meno ditrent’anni s’era già imposto l’obiettivo di rivoluzionare la percezione del mondo farmaceutico nelle province più sfortunate del pianeta. L’immagine è quella di colossi poco attenti al benessere delle popolazioni locali, un’immagine che Mandela gli offrì di mutare. Witty è stato, infatti, advisor del governo sudafricano nella stesura dei piani nazionali per la salute. Dopo l’Africa è stata la volta di Cina, Birmania, Pakistan, Vietnam un percorso che lo ha portato al vertice della società e la Gsk alla testa di una graduatoria piuttosto bizzarra. Glaxo è numero uno dell’Access to medicine index ovvero la più virtuosa società farmaceutica per le politiche a favore dei paesi in via di sviluppo. Cosa fa? Accordi bilaterali con società indiane, sudafricane, brasiliane per sviluppare la ricerca e promuovere la farmaceutica. A prezzi di sconto [...]» (Leonardo Maisano, “Il Sole-24 Ore” 10/2/2010).