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 2010  febbraio 10 Mercoledì calendario

KE$HA

KE$HA (Kesha Rose Sebert) Los Angeles (Stati Uniti) 1 marzo 1987. Cantante • «[...] già dalle modalità della sua nascita si potevano ricavare le stigmate di una party-girl di successo: è venuta al mondo [...] durante una festa nella San Fernando Valley. Sua madre, Pebe, è un’ex cantante punk-rock, che per sbarcare il lunario e tirare su Kesha e suo fratello maggiore scriveva canzoni a Nashville, la capitale del country. Quando però lei era poco più che una neonata, le cose per la famiglia non andavano affatto bene: “Dipendevamo dall’assistenza sociale e dai buoni governativi per i viveri”, racconta Kesha [...] Uno dei miei primi ricordi è mia madre che mi dice: ‘Se vuoi qualcosa, prenditela’”. E lei s’è presa ben più di qualcosa. Il brano d’esordio, “Tik Tok”, ha già venduto [...] milioni di copie in tutto il mondo e negli Stati Uniti ha dominato per settimane le classifiche dei singoli. [...] Musicalmente parlando, con lei siamo in puro territorio pop. Le fanfare promozionali strombazzano di elettropop con energiche venature punk. La verità è che [...] è il personaggio Ke$ha l’asso nella manica di Kesha. Due storie per confermare l’assunto. La prima è la sua “irruzione” a casa di Prince [...]: “Volevo farmi produrre l’album da lui, così trovai l’indirizzo della sua villa a Beverly Hills. Grazie a una mancia di 5 dollari al giardiniere entrai emi ritrovai nella stanza dove stava improvvisando con il suo gruppo. Prima di essere sbattuta fuori feci in tempo a lasciargli il demo avvolto in un fiocco porpora”. Mr. Purple Rain il cd non glielo produsse, ma questa è un’altra storia. Poi c’è la faccenda del simbolo del dollaro nel nome: “È perché so cosa vuol dire non avere un soldo in tasca. Io canto per questo, per guadagnare soldi. Me lo sono pure tatuato sulla mano sinistra, il simbolo del dollaro [...] Ora faccio pop, mi piace e funziona. Ma in futuro potrei darmi al country. O al punk” [...]» (Maurizio Pluda, “Corriere della Sera” 10/2/2010).