Varie, 10 febbraio 2010
MARINI Catiuscia
MARINI Catiuscia Todi (Perugia) 25 settembre 1967. Politico. Pd. Dal 2010 presidente dell’Umbria. Già sindaco di Todi e parlamentare europea • «[...] una tosta, così la descrivono i suoi concittadini. L’Unicef Italia l’ha nominata ”sindaco ideale dei bambini”, non ha figli, ma ha adottato a distanza una bambina del Burkina Faso ed è impegnata della cooperazione decentrata in Africa e nei territori palestinesi. [...]» (’l’Unità 3/2/2010) • «Dicono che [...] è brava ma, come dire, un po’ ostica. ”Stronza, vuol dire? Beh sì, lo dicono, ma scambiano riservatezza e timidezza per snobismo. Comunque è vero, sono maniacale e maestrina”. [...] ha una gran massa di capelli neri modello medusa, tailleur di lana bouclé, top nero di velluto, gonna lunga e idee chiare. [...] A 23 anni consigliere a Todi, a 30 sindaco, europarlamentare a 39 [...] ”Noi siamo la nuova generazione del Pd”. E quando dice ”noi” pensa a gente come Stefano Fassina e Nicola Zingaretti: ”Siamo la generazione post-muro, i primi cresciuti politicamente dopo la caduta del muro di Berlino [...] Sono di sinistra, ma è anche vero che se avessi visitato un Paese dell’Est prima dell’89 non sarei stata di sinistra neanche in Italia” [...] Pulzella battagliera, ma anche impegnata: ”Studi brillanti” (’ci tengo a dirlo”) in legge, ha fatto la volontaria nel carcere femminile, il ”difensore dei bambini” per Unicef, ha collaborato con il centro Peres e con padre Ibrahim Faltas. [...] Ha un compagno e milita a favore delle coppie di fatto. Un tempo la si sarebbe chiamata ”una femminista”: ”Nei momenti difficili gli uomini si ritirano’ annuncia, suscitando le proteste ironiche dei maschi Pd ”, le donne scendono in campo”. Bersaniana, ha qualcosa da dire al segretario: ”Meno caminetti e più contatti con la gente”. Di D’Alema dice: ” uno dei pochi che ha letto qualche libro e si vede. Anche se in Puglia ha fatto un errore grossolano”. Di Veltroni non le piace il leaderismo: ”Considera gli iscritti come un intralcio, non mi piacciono le scorciatoie”. [...]» (Alessandro Trocino, ”Corriere della Sera” 10/2/2010).