Michele De Feudis, Il Tempo 9/2/2010, 9 febbraio 2010
IN CAMPO LE GIANFRY GIRLS
Altro che veline. Le giovani candidate della destra nel Pdl giocano le loro carte: competenza, innovazione e legame con il territorio. E puntano a ritagliarsi uno spazio nel futuro centrodestra che governerà le Regioni grazie ad un curriculum non costruito su book fotografici ma su quella che nel vocabolario della Prima Repubblica si chiamava "militanza". Una idea forte che si può attualizzare e rendere al passo con i tempi sostituendola con la parola "impegno".
Se la "rossa" del Grande Fratello, Angela Sozio, smentisce categoricamente le ricorrenti voci su una sua prossima discesa in campo in Puglia e minaccia anche querele, una Ferrari correrà in Veneto. Ha i capelli castani tendenti al rosso e si chiama Elena Donazzan. Cresciuta nel Fronte della Gioventù, è la punta di diamante della destra vicentina. Non si riconosce nel vetero-correntismo e apprezza il tentativo di fare sintesi rappresentato dal lavoro del coordinatore nazionale Ignazio La Russa. Trentasettenne, assessore all’istruzione e al lavoro nella giunta Galan, è stata protagonista di una dura battaglia contro il leghista Luca Zaia dato come papabile presidente della Regione salvo ripiegare nel momento in cui venne ufficializzata la sua candidatura. Si è distinta nel riannodare i fili della memoria: sul tema delle foibe ha donato ad ogni studente veneto una bandiera delle terre istriane e dalmate, e, in occasione del ventennale della caduta del muro di Berlino ha sponsorizzato la realizzazione di un fascicolo commemorativo da regalare ai ragazzi dell’ultimo biennio delle superiori.
Un gesto che non ha evitato le proteste di alcuni insegnanti che lo hanno considerato troppo revisionista e in alcune parti un copia incolla di alcune pagine tratte da wikipedia. In Piemonte brillano le stelle di Augusta Montaruli e Barbara Bonino. La prima è la "pasionaria" che ha smontato il conformismo di Marco Travaglio in diretta durante Annozero, ricordando ai moralisti di turno il disastro di Sanitopoli in Puglia. una delle dirigenti nazionali di Azione universitaria, organizzazione che ha le radici nel movimento giovanile per gli atenei del vecchio Msi. Svolge attività politica nell’ateneo di Torino. La sua determinazione riesce spesso a intimorire anche i fanatici dei centri sociali e della sinistra radicale.
La Bonino, invece, è una giornalista, in passato collaboratrice de Il Borghese e di Oggi noi. Viene dal Fdg, attualmente è coordinatore torinese del Pdl e sta già girando il territorio per la sua prossima candidatura alle regionali. In Calabria, dove Giuseppe Scoppeliti rappresenta il volto nuovo della lotta contro tutte le mafie, in lista potrebbe esserci la giovane consigliera di Reggio Calabria, Manuela Tripodi. Risalendo lo stivale in Lombardia sfavillano le chiome bionde di Lavinia Prono: collaboratrice di Ignazio La Russa, è la sua caposegreteria al partito, militante della Giovane Italia studia per una prossima discesa in campo nell’agone delle Regionali.
In Emilia Romagna guiderà un laboratorio di nuova politica Anna Maria Bernini. Dirigente della Fondazione Fare Futuro, ha compiuto il miracolo di azzerare sul suo nome tutti i dissidi tra i due co-fondatori del Pdl che l’hanno designata candidata alla presidenza della Regione nella sfida contro Vasco Errani. Su immigrazione, coppie di fatto e rapporto con il mondo delle imprese spariglierà con scelte volte a rappresentare le opzioni più avanzate del Partito popolare europeo. A Modena troverà, invece, un notevole sostegno nelle tante giovanissime elette nelle liste del Pdl. Il comune emiliano, guidato da sempre dalla sinistra, ha nei quartieri la agguerrita squadra di consigliere formata dal responsabile regionale di Giovane Italia, Michele Barcaiuolo: Emilia Lazzarini e Angelica Izzo premiate nei quartieri da centinaia di preferenze oltre a Giusi Di Pietro, consigliere comunale di San Prospero.