Elisabetta Soglio, Corriere della Sera 09/02/2010, 9 febbraio 2010
STATUE E STUCCHI DEL ”700. IL CAVALIERE «PRESENTA» LA NUOVA VILLA IN BRIANZA
Entra trionfante: «Dovreste essere onorati di essere qui perché è la prima volta che apriamo questa villa per una manifestazione pubblica». Non esce di una riga dalle dichiarazioni istituzionali: «In realtà oggi avevo proprio voglia di rispondere alle vostre domande, ma il sistema dittatoriale di Bonaiuti mi costringe a stare zitto». E se ne va facendo un teatrino con un cronista presente alla conferenza stampa e mostrando la giacca che gli sta larga sul davanti: «Spero che anche un giornalista di Repubblica si accorga di quanto sono dimagrito..».
Silvio Berlusconi ha aperto ieri alla stampa le porte di una piccola porzione dell’immensa Villa Gernetto di Lesmo, ametà strada tra Arcore e Macherio, dove ha ricevuto il premier croato Jadranka Kosor. Nella sontuosa sala delle conferenze, poltroncine in velluto bordeaux, stucchi e marmi, i due primi ministri parlano dei buoni rapporti che intercorrono fra i nostri Paesi e della comune volontà di portare al più presto la Croazia in Europa.
La visita istituzionale che, come spiega il portavoce del premier Paolo Bonaiuti, «ha seguito tutte le modalità di quelle che si tengono a Palazzo Chigi o a Palazzo Madama», è cominciata ieri mattina con il pranzo servito ad Arcore: solito menù «tricolore» con tutte le portate legate al biancorossoverde della bandiera nazionale e grande successo soprattutto per il gorgonzola italiano.
Poi, il trasferimento nella vicina Villa Gernetto, che molti accreditano come futura residenza del premier e che, in una sua ala, dovrà ospitare l’Università liberale. Berlusconi ha fatto da guida alla sua ospite e alla delegazione croata, mostrando le parti appena ristrutturate, gli stucchi riportati allo splendore settecentesco, le nuove statue da poco acquistate e messe ad arredare i saloni, la cucina in grado di sfornare ogni giorno 300 pasti. La premier croata ha molto apprezzato le bellezze di questa dimora settecentesca e in particolare del parco che la circonda: oltre 35 ettari di bosco interno al Parco della Valle del Lambro e un giardino a terrazze, in questi giorni ancora tutto ricoperto da un manto di neve.
Nessuna conferma alle voci di chi, anche in paese, sussurra del prossimo trasferimento in loco del premier, che qui ha già sistemato un piano e riempito il guardaroba. Di certo, come confermano dallo staff di Berlusconi, c’è da prevedere che in futuro molti incontri istituzionali potranno essere ospitati in questa sala conferenze e in queste stanze. In attesa che arrivi l’università.
Elisabetta Soglio