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 2010  febbraio 09 Martedì calendario

ACCORSI

Stefano 2009 - Budrio (Bologna) 2 marzo 1971. Attore. «Il cazzo di Stefano Accorsi è un gran bel cazzo. Detto, purtroppo, senza peli sulla lingua» (Alfonso Signorini a Dagospia dopo aver visto Ovunque sei, film in cui l’attore è mostrato nudo di fronte). [ai]
Ultime Ha girato Baby blues, commedia in costume di Diane Bertrand (fa un marito felice, a un tratto terrorizzato dall’arrivo di un figlio). Altre interpretazioni: al cinema, il vile e tormentato bancario di Saturno contro (Ozpetek, febbraio 2007), il marito quasi tradito di Un baiser s’il vous plaît (Emmanuel Mouret, dicembre 2007. Alberto Pezzotta, che lo ha visto a Venezia: «A suo agio in una lingua non sua»), l’amico dei lupi di La jeune fille et les loups (Gilles Legrand, febbraio 2008, con la sua compagna Laetitia Casta); in teatro, il prete accusato di aver molestato un bambino ne Il dubbio di John Patrick Shanley (in tournée in Italia da gennaio 2008, regia di Sergio Castellitto, con Lucilla Morlacchi). [aj]
Vita Padre tipografo, madre segretaria in una scuola che andò presto in pensione per star dietro ai figli: «Mi raccontano che ero un bambino silenzioso, che non piangevo mai». Fu la mamma a spingerlo verso il cinema: «Devo a lei se sono stato scoperto da Pupi Avati che mi fece un provino nel 90. Mamma lesse l’annuncio su un quotidiano. Era al mare e mi chiamò per avvisarmi. ”Vai, Stefano”. E ora eccomi qui» • Esordio con Avati in Fratelli e sorelle (1992), prima popolarità con lo spot Maxibon della Motta («Du gust is mei che uan», 1995), poi, tra gli altri, Radiofreccia (Ligabue, 1998, David di Donatello e Ciak d’oro come miglior protagonista), Le fate ignoranti (Ferzan Ozpetek, 2001, Nastro d’argento e Ciak d’oro come miglior protagonista), L’ultimo bacio (Gabriele Muccino, 2001, Ciak d’oro come miglior protagonista), La stanza del figlio (Nanni Moretti, 2001), Un viaggio chiamato amore (Michele Placido, 2002, coppa Volpi al Festival di Venezia), Romanzo criminale (Placido, 2005), Saturno contro (Ozpetek, 2007) ecc. • stato a lungo fidanzato con la collega Giovanna Mezzogiorno (fecero insieme L’ultimo bacio): «Ci siamo conosciuti sul set del film tv Più leggero non basta. Non è stato un colpo di fulmine. Ci siamo frequentati, e abbiamo iniziato una storia dopo le riprese». Lei: «Una storia finita male». Poi s’è messo con la collega francese Laetitia Casta, dalla quale il 21 settembre 2006 ha avuto il figlio Orlando («Si chiama Orlando ma non è furioso: mi piace il gerundio del verbo orlare, fare l’orlo»). Vivono a Parigi con l’altra figlia di lei, Satheene (avuta dal fotografo Stephane Sednaoui): «Qui si lavora bene, si vive bene, c’è rispetto per la cultura, c’è senso dello Stato». [ak]
Critica «Accorsi ha molto talento, ma non fa il professionista del cinema» (Mario Monicelli) • «Con i suoi lineamenti delicati e il sorriso capace di ironia e di dolore, è quasi il simbolo di una generazione, che di ideali e di certezze non ne ha più, ma ne sente il bisogno» (Maria Pia Fusco) • « considerato l’unico volto non borghese della sua generazione, capace di rappresentare in modo credibile gioventù, amore, rabbia» (Alberto Dentice) • «Sembra un ragazzo come tanti, di quelli che puoi incontrare davanti all’università, o in un locale mentre beve un bicchiere di birra insieme agli amici. proprio questa la sua forza, nel non avere un fisico prorompente o un volto dai lineamenti particolari» (Paola Zonca) • « ora a tutti gli effetti un attore italo-francese» (Maurizio Porro).
Frasi «Ho avuto paura di non scollarmi dal Maxibon, ma l’ho superata. stato il mio percorso» • «La generazione anni Ottanta era più ideologizzata e rigorosa. Forse in modo esagerato. La nostra ha un rapporto meno ideologico con questo mestiere. Sappiamo che in un film non bisogna mai trascurare l’aspetto spettacolare. Abbiamo meno pudore, più leggerezza. Facciamo la pubblicità, il cinema, la tv. Forse c’è più paraculaggine diffusa. Per questo ci potrebbero accusare di qualunquismo». [al]
Politica Estimatore di Prodi: «Le bordate continue, da destra e pure da sinistra, contro Prodi, persona seria, uno dei pochi con il senso del bene pubblico, confermano il nostro tragico gusto al massacro, i nostri deleteri sprechi di energie» • «Mi sono scrollato di dosso sia il moralismo comunista sia il senso cattolico del peccato. Quello che odio è il lusso».
Religione Non crede in Dio («ma ho fede nella forza della vita»), legge sempre l’oroscopo («se è brutto dico sono solo sciocchezze, se è bello sono contento»). [am]
Vizi Fuma: «Nelle pause tra un ciak e l’altro, le sigarette si disintegrano, volano via. Per il resto sono un moderato: bevo un po’ di vino a cena, ma mai a pranzo» • Ai tempi della scuola di teatro sfogava «la compressione emotiva mangiando. Cibo e vino sanavano la nevrosi. Ingrassavo per proteggermi o per non piacere. Le ragazze non se ne accorgevano, ma non stavo bene nel mio corpo. Ho detto basta solo tre anni dopo. Finita la scuola. Quando ho iniziato a lavorare davvero in teatro mi sono messo a dieta: sei mesi a Jocca e pomodori».