Il Catalogo dei viventi 2009, 9 febbraio 2010
ABBAGNALE 2009
Tre fratelli, a suo tempo celebri campioni di canottaggio. «Se il tennis è Adriano Panatta e lo sci è Alberto Tomba, perché il canottaggio non dev’essere sinonimo degli Abbagnale?» (Giuseppe).
Agostino Pompei (Napoli) 25 agosto 1966. Era fortissimo nella vogata di coppia e riuscì a distinguersi anche in quella di punta. Tre volte medaglia d’oro alle Olimpiadi, quando Carmine e Giuseppe, i due ben più celebri fratelli, si fermarono a due: «Io sono entrato nella leggenda, però gli Abbagnale restano gli altri due». Malgrado sette anni di forzata inattività, causata da una tromboflebite a una gamba, vinse nel quattro di coppia a Seul (1988) e Sydney (2000), nel doppio ad Atlanta (1996).
Carmine Pompei (Napoli) 5 luglio 1962. In coppia con il fratello Giuseppe vinse la medaglia d’oro nel due con (timoniere Giuseppe ”Peppiniello” Di Capua) alle Olimpiadi del 1984 (Los Angeles) e 1988 (Seul), argento nel 1992 (Barcellona). Sette titoli mondiali (1981, 1982, 1985, 1987, 1989, 1990, 1991). [s]
Giuseppe Pompei (Napoli) 24 luglio 1959. In coppia con il fratello Carmine vinse la medaglia d’oro nel due con (timoniere sempre Giuseppe ”Peppiniello” Di Capua) alle Olimpiadi del 1984 (Los Angeles) e 1988 (Seul), argento nel 1992 (Barcellona). La popolarità dei fratelli Abbagnale fu accresciuta enormemente dalle telecronache di Giampiero Galeazzi • «Giuseppe caparbio e tattico, Carmine fondista e tecnico. Un incastro perfetto» (lo zio/allenatore Antonio La Mura) • Fece scandalo il fatto che, una volta ritiratisi, fossero rimasti senza lavoro. Dopo un appello alle autorità Carmine s’impiegò come geometra alla Regione Campania, Giuseppe divenne funzionario di banca.