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 2010  febbraio 09 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "RUFFINI

GIOVANNI"

Nel 1833 organizza il suo primo tentativo insurrezionale che aveva come focolai rivoluzionari Chambéry, Torino, Alessandria e Genova dove contava vaste adesioni nell’ambiente militare. Ma prima ancora che l’insurrezione iniziasse la polizia sabauda a causa di una rissa avvenuta fra i soldati in Savoia, scoprì e arrestò molti dei congiurati, che furono duramente perseguiti poiché appartenenti a quell’esercito sulla cui fedeltà Carlo Alberto aveva fondato la sicurezza del suo potere. Fra i condannati figuravano i fratelli Giovanni e Jacopo Ruffini, amico personale di Mazzini e capo della Giovine Italia di Genova, l’avvocato Andrea Vochieri e l’abate torinese Vincenzo Gioberti. Tutti subirono un processo dal tribunale militare, e dodici furono condannati a morte, fra questi anche il Vochieri, mentre Jacopo Ruffini pur di non tradire si uccise in carcere mentre altri riuscirono a salvarsi con la fuga.
wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Mazzini#Biografia)

A Mazzini è attribuito anche un triangolo con Anna Courvoisier e Agostino Ruffini, altro inossidabile patriota. (fratello)
Gilberto Oneto, il Giornale 29/8/2009

RUFFINI Giovanni - Lorenzo Benoni ovvero Pagine della vita di un italiano. Traduzione di Bruno Maffi. Bur, Milano 1952
BUR 479-482

La Gran Bretagna, invece, aveva sentimenti e interessi alquanto diversi. La sua opinione pubblica provava grandi simpatie per la causa italiana e lo dimostrò, tra l’altro, garantendo una generosa ospitalità a Giuseppe Mazzini, a Francesco Crispi, a Giovanni Ruffini, ad Antonio Panizzi e ad altri esuli italiani.
Corriere della Sera 09/09/2006, pag.33 Sergio Romano