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 2010  febbraio 08 Lunedì calendario

BRITISH LIBRARY: TUTTO L’OTTOCENTO A PORTATA DI EBOOK

La biblioteca pubblica, la più ricca, tutta in casa nostra, anzi in tasca, sempre disponibile. la prospettiva che si apre con l’annuncio della British Library londinese, probabilmente la più grande biblioteca del mondo: entro la primavera renderà disponibili più di 65 mila titoli dell’800, da Dickens alla Austen, dai classici agli autori vittoriani più ignorati e dimenticati. Li si potrà scaricare gratuitamente sul Kindle, il lettore di libri elettronici lanciato da Amazon, in una versione che conserva l’aspetto, illustrazioni comprese, delle preziose edizioni originali.
Amazon, a sua volta, dovrebbe mettere in vendita una collezione di tascabili cartacei molti simili alle prime edizioni, ma è evidente che il risvolto commerciale dell’operazione si limiterà a un certo numero di titoli. Il tornaconto di Amazon sarà piuttosto nell’arricchire enormemente il catalogo del suo Kindle. Quello del pubblico sembrerebbe invece enorme: nasce la possibilità di diventare il padrone assoluto di una biblioteca smisurata, proprio come se un lettore di Borges potesse entrare nella Biblioteca di Babele, o uno di Umberto Eco in quella inaccessibile dell’abbazia, del Nome della rosa. il sogno di tutti i bibliofili, anche perché la gran parte di questi volumi sono ormai introvabili.
Ed è un passo avanti rispetto alle possibilità offerte da Google-books, con il suo programma di digitalizzazione dei libri custoditi nelle maggiori biblioteche americane (e peraltro bloccato dalle autorità europee). In questo caso i testi, spesso in versione non integrale, sono infatti accessibili solo attraverso lo schermo del computer, che è indubbiamente meno comodo, soprattutto per la narrativa, di un lettore eBook.
La British Library ha scelto ovviamente i libri ottocenteschi perché possono essere distribuiti senza problemi, in quanto liberi da copyright (i diritti scadono a settant’anni dalla morte dell’autore); e anche perché sono ancora facilmente avvicinabili nelle versioni originali. L’operazione, condotta col sostegno di Microsoft, suona come una sfida al mercato dei tascabili. Ma non è affatto detto che sia così: la riscoperta di un esercito d’autori non più accessibili potrebbe anzi rappresentare una nuova opportunità proprio per gli editori.
Mario Baudino