Wall Street Journal, 6 febbraio 2010, 6 febbraio 2010
I 104,3
milioni di dollari raggiunti all’asta di Sotheby per ”L’homme qui marche” di Alberto Giacometti superano il valore totale raggiunto dai quattro pezzi più pregiati battuti dalla casa d’aste nel 2009. Anche le aste che hanno seguito sembrano mostrare una rinascita del mercato dell’arte: gli investitori usano le opere come bene rifugio. Tra i pezzi migliori della settimana la ”Chiesa a Cassone sul Garda di Klimt” (43,2 milioni su una base d’asta di 29) e opere di Cézanne, Matisse e Schiele che hanno portato l’incasso settimanale di Sotheby’s a 236 milioni. Alla casa d’aste londinese si sono visti molti compratori russi (hanno preso loro, con 9,6 milioni di dollari), il Picasso ”Homme assis sur une chaise.”. Vendute bene anche le opere di Natalia Goncharova, un’avanguardia russa di inizio ”900.