Financial Times, 6 febbraio 2010, 6 febbraio 2010
Il futuro dell’etichetta musicale Emi è ”significativamente a rischio” dicono dalla Kpmg, la società che le fa da revisore dei conti
Il futuro dell’etichetta musicale Emi è ”significativamente a rischio” dicono dalla Kpmg, la società che le fa da revisore dei conti. I problemi nascono dalla pessima situazione di Terra Firma, il fondo private equity che ha investito 4,2 mliardi di sterline nell’etichetta discografica. Guy Hands, fondatore e presidente di Terra Firma, ha scritto ai suoi investitori di iniettare altri 120 milioni di sterline per sostenere il nuovo piano strategico di Emi. Ha bisogno dei soldi entro il 14 giugno, altrimenti la compagnia finirà a Citigrup, a cui deve restituire 3,2 miliardi di sterline. Citi non ha commentato, ma una persona vicina al dossier ha detto che la banca non ha intenzione di aiutare Hands a ristrutturare il suo debito: ”Lo lasceranno franare al suolo e si siederanno a guardare lo spettacolo”.