Giovanna Gabrielli, Il Fatto Quotidiano 5/2/2010;, 5 febbraio 2010
IL FATTO DI IERI - 5 FEBBRAIO 1965
Democristiano di razza, presidente della Banca Cattolica del Veneto, due volte ministro delle Finanze nei governi Tambroni e Fanfani anni ”60. Un cursus honorum di tutto rispetto per Giuseppe Trabucchi, passato tuttavia alla storia per essere scivolato una prima volta sul famoso ”scandalo delle banane” e, nel 1965, sul più scabroso affaire tabacchi, esemplare storia di malcostume politico ai tempi della Prima Repubblica. Finita nel dimenticatoio, a giudicare dalle scarse notizie rintracciabili ancor oggi su Internet, eppure indicativa del passaggio dalla corruzione occasionale, quando i politici rastrellatori di denaro pubblico venivano chiamati ”forchettoni” e le tangenti ”zuccher ini”, alla corruzione di sistema. Accusato di aver abusivamente concesso ad aziende private l’importazione di tabacco dal Messico a fronte di forti finanziamenti al partito, Trabucchi, primo tra i ministri ad essere deferito alla Consulta, sarà salvato, in seduta comune del Parlamento, dai voti di una Dc decisa a far quadrato e a seppellire lo scandalo. Siamo già al patologico intreccio tra politica e affari, con la differenza, rispetto agli sconci di oggi, che per l’ex ministro sarà la fine della carriera.