Salvatore Carrubba, Il Sole-24 Ore 4/2/2010;, 4 febbraio 2010
GIUSTIZIE A CONFRONTO
Il processo per il disastro del Concorde all’aeroporto de Gaulle di Parigi inizia in questi giorni, dopo "appena" 10 anni. Non conosco per nulla il sistema giudiziario francese, non comprendo i motivi di questo ritardo quando in Italia i rinvii a giudizio sono molto più rapidi. In Francia per iniziare a chiarire chi siano veramente i colpevoli non di un borseggio o di una diffamazione, ma di una strage nella quale sono morte più di 100 persone, ci hanno messo un numero di anni inconcepibile in qualsiasi sistema giudiziario. Nonostante il sistema italiano tanto malmesso, una strage analoga come quella dell’aeroporto di Linate è arrivata a sentenza in molto meno tempo.
Ubaldo Bracci
email • In compenso, in Italia è iniziato il processo per il delitto di via Poma, avvenuto nell’agosto del 1990. La dinamica dell’incidente del Concorde, del resto, almeno a leggere i giornali è molto più complessa e assai meno pacifica di quella di Linate, tanto da spiegare i 7 anni di inchiesta e i 90 volumi di faldoni nei quali essa ha preso corpo. E, comunque, già da tempo è stato raggiunto l’accordo per i risarcimenti (ovviamente parziali) ai parenti delle vittime.Eviterei perciò di assumere un caso così complesso comeildisastrodelConcordeperav-venturarmiinunconfrontotral’ef-ficienzadelsistemagi diziarioitaliano e quello francese, che resta impietoso:in Italia,la spesa pro-capite per la giustizia è di 67 euro, in Francia di 46,7; in Italia, i processi di divorzio durano 582 giorni, in Francia 423; in Italia, i tempi medi per la risoluzione dei processi sono di 1.210 giorni, in Francia di 331 (dati del Sole-24 Ore). E a Parigi non devono passare 15 anni per restituire l’onore a un politico. Salvatore Carrubba