lettera al Corriere della Sera 04/02/2010, 4 febbraio 2010
BRUNELLO RONDI E «LA DOLCE VITA»
Mi ha amareggiato (e danneggiato) constatare, ancora una volta, come un giornale come il Corriere citi maldestramente gli autori della sceneggiatura del film «La Dolce Vita», di Federico Fellini, cosa che è nuovamente e misteriosamente successa il 1˚ febbraio, nel servizio di spalla, il piccolo box a corredo dell’articolo «Le storie e i segreti della Dolce Vita»: nel testo si legge «con la sceneggiatura scritta dal regista insieme a Flaiano, Pinelli e Pasolini». Premesso il fatto che Pasolini non risulta accreditato come coautore della sceneggiatura, lo fu, notoriamente Brunello Rondi, mio padre. Il quale, peraltro, oltre a scrivere e firmare la sceneggiatura di base con Fellini, Pinelli e Flaiano, venne successivamente chiamato da Fellini anche per scrivere ed improvvisare dialoghi e idee sul set diventando così anche «sceneggiatore da campo», nella definizione di Tullio Kezich.
Umberto Rondi, Roma