Enrico Franceschini, la Repubblica, 4/2/2010, 4 febbraio 2010
DUELLI PIU’ RAPIDO E ISTINTIVO COSI’ IL PISTOLERO VINCE TUTTE LE SFIDE -
una scena che abbiamo visto mille volte al cinema. E, se apparteniamo alla generazione che ha passato l’infanzia a giocare ai cow-boy, quella scena l’abbiamo anche vissuta, o perlomeno recitata. Due pistoleri si affrontano in un duello al sole. Il «cattivo», con un perfido ghigno, estrae per primo l’arma dalla fondina. Il «buono» la estrae con un istante di ritardo, ma è più veloce a completare l’azione e stende al suolo l’avversario.
Giustizia è fatta. Naturalmente, fuori dalle sale cinematografiche e dai giochi dei bambini, era lecito dubitare che funzionasse davvero così: come è possibile che i cattivi vengano sempre uccisi, pur essendo loro a tirare fuori per primi la pistola? Ebbene, è possibile: chi estrae la pistola per secondo è veramente più rapido di chi la estrae per primo. Lo ha stabilito una ricerca della Birmingham University, scoprendo anche il perché del fenomeno: ci si muove più veloci quando si reagisce a un’azione senza pensare. In finti duelli organizzati dai ricercatori dell’università inglesi, i «cow-boy volontari» sono risultati del 10 per cento più rapidi quando hanno fatto la loro mossa per secondi anziché per primi.
L’idea di mettere alla prova i duelli dei film western, venne originariamente a Niels Bohr, uno scienziato danese, premio Nobel per la fisica, che la sperimentò usando pistole giocattolo in ripetute sfide con un collega, incaricato di estrarre sempre l’arma per primo: Bohr vinceva regolarmente. Ma poteva essere che lui fosse, oltre che un grande fisico, un pistolero mancato, dotato di riflessi e mira prodigiosi. Serviva un test più ampio, ed è ciò che hanno fatto gli studiosi della Birmingham University. Ai loro volontari, messi uno di fronte all’altro, a coppie, non hanno dato pistole bensì pulsanti da premere in una determinata sequenza: nessuno dava il «via», ciascuno dei due contendenti poteva cominciarea premere quando voleva, e l’altro a quel punto cominciava a sua volta. stato così provato che chi estrae per secondo è mediamente 21 millesecondi (all’incirca un quinto di un secondo) più veloce di chi estrae per primo.
«Significa che l’uomo reagisce in modo più rapido di quanto agisca», afferma il professor Andrew Welchman, autore della ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the Royal Society. «Si tratta probabilmente di una caratteristica formatasi durante l’evoluzione della specie, quando avere riflessi pronti, per sfuggire a una preda, poteva salvare la vita. Ed è ancora un riflesso importante, grazie al quale ad esempio riusciamo a evitare di essere investiti da un bus che con la coda dell’occhio vediamo arrivarci addosso all’improvviso».
dunque questo il motivo per cui i pistoleri dei film western avevano la meglio, pur aspettando che fosse il «cattivo» a estrarre per primo la pistola? Non necessariamente, sostiene il professor Welchman. Secondo i suoi calcoli, quei 21 millisecondi di vantaggio nell’estrarre più velocemente non bastano a rimontare lo svantaggio accumulato nell’estrarre per secondi; e inoltre le reazioni sono generalmente meno accurate di un’azione pianificata, perciò sarebbe più alta la probabilità di non colpire il bersaglio. Ma vallo a dire a Tex Willer, Gary Cooper, John Wayne, Clint Eastwood, o a generazioni di bambini ed ex-bambini, tutti perfettamente convinti che il pistolero gentiluomo non deve mai estrarre l’arma per primo, eppure finisce per uccidere ugualmente il cattivo. Quello che conta, per noi, è che ora lo certifica anche la scienza. Bang, bang! E il buono vince il duello.