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 2010  febbraio 02 Martedì calendario

INTRODUZIONE DELL’ORARIO CONTINUATO NELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI

(riassunto) - Giacomo Guerrazza, responsabile dell’Unicef ligure, ha girato al garante dell’infanzia, Anna Maria Faganelli, le proteste di genitori e insegnanti sull’introduzione nelle scuole medie inferiori dell’orario 8-14. La Faganelli, ex presidente del Tribunale dei minori, ha deciso di intervenire: «Ho scritto una lettera che manderò a tutte le scuole per invitarle a non applicare questo orario così inadeguato, contrario al benessere dei ragazzi ». Secondo medici e pediatri, infatti, l’orario sovverte i ritmi bilogici dei ragazzi. Lo conferma Anna Oliverio Ferraris, psicoterapeuta: «Sei ore in classe sono troppe. Sono pesanti per un adulto costretto a una scrivania, figuriamoci per un ragazzino...». Oltre all’alterazione dei ritmi, che comporta un pranzo alle 14.30 o addirittura alle 15, Ferraris ricorda il problema legato all’apprendimento: «Molti studi ci dicono che la concentrazione non è sempre uguale. Ci sono due picchi dopo i quali la capacità di apprendimento diminuisce rapidamente. Uno tra le 10.30 e le 12, il momento del ragionamento; l’altro tra le 15 e le 17». Dal Comune di Genova l’assessore Paolo Veardo dichiara la sua contrarietà al super-orario: «Riteniamo questa scelta poco consona al benessere dei ragazzi». Tuttavia «ci sono anche problemi seri dietro questa scelta - dice Veardo - i tagli agli organici nella scuola hanno reso difficile coprire la presenza obbligatoria dell’insegnante durante il pranzo dei ragazzi». A Milano, il problema è diverso. Secondo le statistiche ufficiali, su 7.728 sezioni di scuola primaria a Milano e provincia, solo 623 seguono un orario settimanale "breve", sotto le 40 ore. E dentro i confini cittadini gli istituti che prevedono questa opzione sono circa una dozzina. Quasi tutte le famiglie vogliono il tempo pieno, ma per quelli che vorrebbero a casa i figli il pomeriggio non c’è alternativa, nonostante per le regole ministeriali ogni istituto debba presentare alle famiglie quattro opzioni orarie: 24, 27, 30 e 40 ore settimanali.