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 2010  febbraio 03 Mercoledì calendario

Pittelli Giancarlo

• Catanzaro 9 febbraio 1953. Politico. Eletto alla Camera nel 2001 e 2008, al Senato nel 2006 (Forza Italia, Pdl) • Nel 2007, dopo averlo iscritto nel registro degli indagati, il pm Luigi De Magistris si vide togliere l’inchiesta (Poseidon) dal procuratore Mariano Lombardi: «[...] un’indagine enciclopedica (appalti, riciclaggio, truffe all’Unione Europea, intrecci massonici, finanziamenti illeciti ai partiti) che De Magistris portava avanti dal 2005. Il motivo dell’avocazione? Il sostituto procuratore non avrebbe avvertito il capo Lombardi che stava indagando su Pittelli. Lombardi è vicino al senatore indagato. Il figlio della sua compagna, Pierpaolo Greco, è socio di Pittelli nella ”Roma Nuove srl”. Un bel groviglio. [...] De Magistris accusa Pittelli di riciclaggio: avrebbe versato soldi a Fabio Schettini, ex segretario particolare del ministro Frattini. ”La mia sola colpa - dice Pittelli - è di aver aiutato Schettini in un momento difficile. Gli ho prestato venti milioni di lire con due assegni a mio nome, e non si riciclano soldi propri, perdipiù emettendo assegni” Ma l’accusa avrebbe accertato che sul conto di Pittelli sarebbe giunto denaro proveniente da vari settori. Somme che non sarebbero compatibili con l’attività di senatore e nemmeno con quella di avvocato. Movimenti bancari che in alcuni casi sarebbero riconducibili a personaggi di spicco dell’Anas. [...] La massoneria? ”Ero iscritto nel 1983, dopo una breve frequentazione non ho più avuto contatti”. La società con Greco? ”Solo per acquistare l’immobile del nuovo studio”. I rapporti col procuratore della Repubblica? ”Improntati alla massima correttezza: mai chiesto né ricevuto favori”. E l’esclusione di De Magistris? ”Mi danneggia. I maligni potrebbero pensare: ecco, arrivato al vertice della Cupola, il pm è stato fermato”» (Antonio Massari, ”La Stampa” 1/4/2007) • Indagato nell’inchiesta di Salerno sull’affossamento delle indagini dell’ex pm Luigi De Magistris, il 19 dicembre 2008 (il giorno prima era stato duramente attaccato nella trasmissione tv Annozero) si dimise da parlamentare: «[...] Non ho mai posto in essere atti o comportamenti illeciti di alcun genere, né nella vita professionale né correlabili all’attività parlamentare, non faccio parte di alcuna casta e non intendo avvalermi, per dimostrare la mia illibatezza morale, peraltro già sancita dalla giurisdizione penale nel provvedimento di immediata archiviazione della mia posizione nell’inchiesta Poseidone, di alcuna prerogativa parlamentare che possa costituire un diaframma rispetto al completo accertamento della verità». Le dimissioni furono respinte dal Parlamento.