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 2010  febbraio 03 Mercoledì calendario

Camon Alessandro

• Padova 1963. Sceneggiatore. Candidato all’Oscar 2009 per The Messenger. Figlio dello scrittore Ferdinando Camon • «[...] ecco come elogia i dialoghi del suo film, The Messenger, David Denby del New Yorker: ”Può darsi che qualche sfumatura del modo di parlare americano non sia stata colta, ma se è così io non me ne sono accorto”. Il che significa: qui c’è qualcuno nato da un’altra parte del mondo che capisce perfettamente i nostri meccanismi di pensiero. [...] The Messenger [...] racconta di un capitano e di un sergente addestrati a comunicare la ferale notizia ai parenti dei caduti in Iraq. Nonostante il tema straziante, riesce a incorporare nella storia anche toni da commedia. E così facendo riproduce l’impasto inesplicabile della vita, che è sempre pesantissima e leggera insieme. [...] ”[...] il cinema di Hollywood è stato fatto in buona parte proprio da gente che arrivava da altrove. Quel che [...] posso dire è che, proprio in quanto outsider, ho affinato una curiosità particolare nei confronti delle frasi idiomatiche e anche delle abitudini di vita che ho trovato qui. Essere straniero all’inizio è sicuramente un handicap professionale, ma sul lungo periodo si trasforma in un vantaggio: ti costringe a prestare molta attenzione alle sfumature e ti dà una prospettiva diversa, perché vedi aspetti che dall’interno non si colgono [...] Dopo la laurea in Filosofia a Padova, con una tesi sull’estetica della violenza nel cinema dagli anni Sessanta in poi, ho cominciato a scrivere articoli su riviste specializzate come Il mucchio selvaggio e saggi su John Milius e David Lynch. Quando sono riuscito a intrufolarmi sul set dell’Ultimo imperatore, è stato Bernardo Bertolucci a darmi il consiglio giusto: visto che sei abbastanza giovane, mi ha detto, ti converrebbe proprio andare in America. Ho frequentato un master all’Ucla [...] Ho sudato parecchio e molti progetti non sono andati in porto. stato utile cominciare con la produzione quando ancora non sapevo bene l’inglese ed è lì che ho avuto già qualche soddisfazione: come produttore ho firmato Thank You For Smoking e il remake del Cattivo tenente, quello ambientato a New Orleans con Nicolas Cage. Ma ho sempre avuto chiaro di voler fare lo sceneggiatore [...]”» (Egle Santolini, ”La Stampa” 30/11/2009).