FEDERICO RAMPINI, la Repubblica 2/2/2010, 2 febbraio 2010
IL QUARTIERE SENZA BANCHE
Ce ne sono 701 a Manhattan, 428 a Queens, 343 a Brooklyn, 104 a Staten Island. Le agenzie di banca invadono il paesaggio urbano, a New York come in tutte le città americane. Un pugno di colossi oligopolisti - Bank of America, Chase, Citi - le cui insegne si affiancano alle catene di caffè Starbucks e di vestiti di Gap, ai fast-food McDonald´s e Burger King, ai supermercati Target e Home Depot, alle librerie Borders, alle maxicartolerie Staples: icone al neon che rendono le strade tutte uguali, "clonate" da un angolo all´altro degli Stati Uniti. Ma c´è un pezzo di New York che resiste a questa omologazione: è il Bronx. Tra Morris Park e la Bronx River Parkway non esiste una sola banca. L´ultima agenzia chiuse dieci anni fa, fu sostituita da un Dunkin´ Donuts (ciambelle zuccherate). Un´assenza quasi surreale. Che non si spiega per ragioni di sicurezza: il Bronx non è più quella giungla di violenza resa tristemente nota dal cinema vent´anni fa. Per gli abitanti del Bronx fino a ieri era una scomodità, dover prendere la metropolitana per andare a versare un assegno. Ma adesso che le banche sono il simbolo del Male, di tutto ciò che è andato storto nel capitalismo Usa, il Bronx potrebbe trasformare la sua carenza in un´attrazione turistica: venite a visitare un mondo che sopravvive senza banchieri, l´Eden senza il serpente.