Varie, 3 febbraio 2010
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Kobayashi Kamui
• Amagasaki (Giappone) 13 settembre 1986. Pilota di Formula 1. Esordio nel 2009 su Toyota, nel 2010 alla Sauber • «[...] arriva da una famiglia non ricca e ha potuto correre nei kart solo grazie a una serie impressionante di successi che a fine 2003 sono sfociati nella grande chance: la selezione Toyota per l’ingresso nel programma Driver Academy dedicato ai giovani talenti. Il test è sul circuito francese del Paul Ricard: la notte prima della prova Kamui scappa dall’hotel e passa la notte in discoteca. La fuga viene scoperta, ma il test va così bene che la punizione che gli viene inflitta è…la rasatura totale dei capelli. La Toyota lo dirotta in Italia, nel team Prema e per due anni vive a Vicenza. Impara un po’ di italiano, ma nei primi giorni viene fermato dalla polizia in una zona non proprio raccomandabile della città. Ha 16 anni, viene portato in centrale: esce dall’impiccio non si sa come. Ma al di là di una faccia da fumetto e di un carattere esuberante, Kamui quando scende in pista va forte. [...] Nel 2004 gira su tutte le piste italiane e impara: nel 2005 vince la serie italiana e quella europea di F. Renault 2.0, come solo Felipe Massa nel 2000 aveva fatto. Poi si dibatte tra F.3 (pole a Macao) e il trion fo in GP2 Asia 2008-09. Delude nella GP2 Main Series, travolto dalla crisi Dams, quindi il gran debutto [...]» (Roberto Chinchero, ”La Gazzetta dello Sport” 28/10/2009) • «[...] La sua prima gara è passata alla storia: a Interlagos non ha avuto alcun timore a duellare duramente con Jenson Button, sebbene l’inglese si stesse battendo per il Mondiale. ”Le corse sono fatte così, abbiamo lottato senza remore, io ho cercato di sfruttare i punti di forza della mia auto, l’obiettivo era il piazzamento. Non è accaduto nulla che non fosse perfettamente regolare. Credo di essere andato bene, non dimenticate che sino a quel punto avevo sostenuto pochi test, tra Jerez e Portimao [...]” [...]» (Ottavio Daviddi, ”Tuttosport” 19/1/2010) • «[...] se preferite di molto Maradona a Pelè, se avete il poster di Cantona appeso al muro e in generale i buoni vi annoiano, allora segnatevi il nome di Kamui Kobayashi [...] Lauda [...] quando seppe che la Sauber puntava su di lui esultò: ”Perfetto, è velocissimo ed è un pazzo” [...] Proprio quello che dissero i dirigenti del team italiano che lo scoprirono. Successe una notte a Perugia. C’erano dei test e la sera Kamui si annoiava. Prese il motorino e andò in giro per i viali della periferia in cerca di compagnia. Lo fermarono i poliziotti: non aveva documenti e non parlava italiano, sapeva dire solo ”circuito”. Ci vollero ore per risolvere la situazione. ”Completamente pazzo” fu definito anche dal suo team francese di Gp 2, quando dovettero brigare non poco per fargli riallacciare le utenze di casa a Parigi: dopo due anni non aveva capito che per avere acqua, luce e gas doveva pagare le bollette. [...] ha imparato qualche parola di italiano (bestemmie e parolacce...), si è sposato, continua ad essere molto veloce. E completamente pazzo» (ma.me., ”la Repubblica” 3/2/2010).