F. D. R., Corriere della Sera 02/02/2010, 2 febbraio 2010
LA RIVINCITA (GIUDIZIARIA) DELLE SUORE CARMELITANE CONTRO FIORANI
Forse sono state un po’ ingenue, ma in buona fede. Quando hanno deciso di investire in bond argentini le Carmelitane Scalze di Leivi erano convinte di non rischiare nulla, proprio come gli aveva assicurato il funzionario dell’agenzia di Chiavari del Banco Popolare di Lodi, a cui si erano rivolte. E invece l’Istituto religioso ha perso tutto, come gli altri sottoscrittori dei Tango bond. Le suore avevano comprato in diverse tranche titoli denominati «Argentina 10%» e «Prov. of Buenos Aires eur par» per oltre 87 mila euro, che all’improvviso sono evaporati. Ma ieri si sono rimaterializzati, grazie a un giudice di Chiavari, Franco Davini, ha condannato l’ex banca del «furbetto» Gianpiero Fiorani. Alle Carmelitane non era stato infatti detto dell’«elevato rischio di questi investimenti considerato che l’unico scopo dell’istituto religioso era la conservazione del capitale». Non solo: il giudice ha riconosciuto che la Lodi «aveva commesso violazioni della normativa. Tali violazioni determinavano profili di invalidità del contratto dei titoli "Argentina"». Risultato: la Popolare Lodigiana, oggi del Banco Popolare, è stata condannata a restituire 87 milioni più gli interessi all’Istituto delle Carmelitane Scalze di Leivi. Che con i Tango Bond volevano solo conservare il capitale, e alla fine ci sono riuscite.
F.D.R., SUSSURRI&GRIDA