Walter Rauhe, Il Messaggero 2/2/2010, 2 febbraio 2010
MERKEL PRONTA A PAGARE 2,5 MILIONI PER LA LISTA DI EVASORI IN SVIZZERA
BERLINO Il governo tedesco è intenzionato ad entrare in possesso della scottante lista contenente i dati di almeno 1500 evasori fiscali tedeschi titolari di un conto corrente in Svizzera. quanto ha annunciato ieri la stessa Cancelliera Angela Merkel ponendo temporaneamente fine alle discussioni sulla legittimità o meno da parte dello stato di trattare con informatori appartenenti evidentemente alla malavita ed entrati illegalmente in possesso dei dati personali di centinaia di cittadini.
’Come ogni persona sensata, penso che per reprimere l’evasione fiscale bisogna fare di tutto per ottenere quei dati”, ha specificato ieri la Cancelliera nel corso di una conferenza stampa a Berlino. Dello stesso avviso è anche il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble che in una telefonata con il suo omologo elvetico ha confermato ufficialmente l’intenzione di Berlino di acquistare dall’informatore anonimo il CD contenente i nomi dei ”contribuenti peccatori” per un ammontare di due milioni e mezzo di euro. Per il governo liberal-conservatore si tratterebbe comunque di una somma investita bene, dal momento che le autorità fiscali tedesche si attendono di recuperare dall’intera operazione tra i cento e i duecento milioni di euro di capitali sottratti alle casse pubbliche. Il ministro delle finanze ha fatto comunque sapere che i contribuenti in possesso di un conto corrente in Svizzera finora non dichiarato, hanno la possibilità di autodenunciarsi alle autoritá.
Ma il polverone scatenato dall’intera vicenda è notevole e la Svizzera non sembra intenzionata ad assistere passiva alle trattative tra il governo e il losco trafficante di dati che attualmente fa tremare migliaia di presunti evasori tedeschi. Il governo di Berna ha avvertito la Germania che non intende collaborare con le sue autorità giudiziarie e fiscali ”sulla base di dati rubati”. Il caso potrebbe quindi riaccendere una controversia tra Germania e Svizzera sull’evasione fiscale dopo le dure polemiche lanciate a suo tempo dal ministro socialdemocratico delle finanze Peer Steinbrueck contro i Paradisi fiscali. Secondo il ”Financial Times Deutschland”, l’informatore che avrebbe proposto alle autorità tedesche la lista dei presunti evasori sarebbe Hervé Falciani, l’ex-informatico della succursale di Ginevra della HSBC Private Bank, al centro di un affaire simile in Francia nello scorso agosto che ha permesso a Parigi di entrare in possesso di una lista di 3.000 presunti evasori.