Federico Rampini, la Repubblica 31/1/2010, 31 gennaio 2010
L’UOMO CHE INVENTO IL TERZO MILLENNIO
Ha fatto 4.300 chilometri da Los Angeles fino a Detroit, alimentata solo da una batteria, sbarcando trionfalmente al Salone dell´auto due settimane fa. La Tesla, un "roadster" ultrasportivo tutto elettrico, fino a poco tempo fa era solo una curiosità: una specie di Porsche a inquinamento zero, con un prezzo di listino da centomila dollari. Sembrava uno status-symbol per i miliardari di San Francisco che vogliono esibire una coscienza ambientalista. Adesso un fan entusiasta di questa piccola marca nata nella Silicon Valley californiana è Barack Obama, convinto che la fabbrica di auto elettriche di Palo Alto sia uno dei germogli della sua Green Economy. Lo U. S. Department of Energy ha appena versato mezzo miliardo di dollari di finanziamenti alla Tesla, per la costruzione di una nuova fabbrica che sfornerà ventimila berline, dal prezzo dimezzato e rivolte a un pubblico meno esclusivo.
Ma quello che Obama e i funzionari del Department of Energy ignoravano fino a ieri è l´origine di quel nome: un uomo al centro di un culto quasi esoterico, fiorito ai tempi della New Age californiana, che ha affascinato personaggi tanto diversi come David Bowie e il regista Terry Gilliam dei Monty Python, orchestre techno-pop e creatori di videogame per ragazzi. Gli inventori della prima auto elettrica made in Usa hanno battezzato la loro creatura in omaggio a un genio incompreso, che oggi si prende la sua rivincita: Nikola Tesla, l´anti-Edison, uno scienziato visionario della fine dell´Ottocento. Il precursore della robotica, dei radar, dei computer, ma anche un ispiratore di seguaci dell´occultismo e cacciatori di Ufo. Oggi il mito di Tesla esce dai circoli della cultura alternativa e riceve la massima consacrazione ufficiale. Lo riscopre il Wall Street Journal che gli dedica una grande rievocazione storica e sentenzia: «Thomas Edison fu celebrato come il massimo inventore d´America, ma Tesla era molto più geniale di lui. Il terzo millennio appartiene alle intuizioni di Tesla». la rivincita di uno scienziato il cui successo fu una fiammata intensa ma breve, poi avvolto nell´oscurità.
Nikola Tesla nasce nel 1856 a Smiljan: famiglia serba in territorio croato, allora sotto l´impero austroungarico. Studia al Politecnico di Graz, dove si distingue subito per una memoria fotografica prodigiosa, oltre alla facilità nell´apprendere le lingue: ne padroneggia almeno otto, incluso l´italiano. Esordisce al lavoro nell´azienda dei telegrafi di Budapest, lì inizia la sua prodigiosa fecondità d´inventore con la costruzione del primo altoparlante. Si trasferisce a Parigi e viene assunto nella filiale francese della Continental Edison Company. Presto i suoi superiori capiscono di avere a che fare con un personaggio fuori dal comune. Il braccio destro di Edison, Charles Batchelor, lo trasferisce a New York nel 1884 con una lettera di presentazione al grande capo: «Conosco due grandi uomini al mondo, uno è lei, il secondo è questo giovanotto».
Tesla si rivela subito prezioso, le sue ricerche sono fondamentali per rimediare ai difetti dei primi motori elettrici e generatori di Edison. Ma tra i due uomini emerge una differenza fondamentale. Edison oltre che inventore è uomo d´affari, abile nel trasformare ogni scoperta in business: alla fine della sua vita avrà accumulato 1.093 brevetti industriali, un record mai eguagliato. Tesla è incapace di monetizzare i frutti del suo ingegno. Al servizio di Edison riceve uno stipendio fisso, diciotto dollari alla settimana, un magro compenso anche per quei tempi. Quando prova a chiedere al suo padrone una partecipazione negli utili dei brevetti, Edison lo liquida con una battuta sprezzante: «Lei non pratica il nostro umorismo americano».
La ribellione del giovane, e il divorzio tra i due, avviene nel 1886. Nasce a New York la Tesla Electric Light and Manufacturing, più tardi avviata a cooperare con il colosso rivale di Edison, la Westinghouse. Finalmente padrone di se stesso Tesla dà libero sfogo alla creatività. I risultati sono strabilianti, e per qualche tempo anche la celebrità arride al genio immigrato. Mentre Edison si ostina a preferire la corrente diretta, Tesla inaugura la corrente alternata: quella che ha prevalso fino a elettrificare il mondo intero, e oggi è di uso universale. lui a creare la prima grande centrale idroelettrica, quella delle cascate del Niagara. la star incontrastata all´Expo universale di Chicago nel 1893, il cui impianto d´illuminazione è tutto suo. Al colmo del prestigio Tesla diventa un personaggio mondano, frequenta lo scrittore Mark Twain e l´attrice Sarah Bernhardt, è un habitué delle cene esclusive a casa del banchiere John Pierpont Morgan.
anche dotato per la divulgazione di massa, a cui si dedica con trovate spettacolari: per illustrare le proprietà della corrente alternata si esibisce in tournée nei teatri d´America, come un mago sul palcoscenico si fa illuminare il corpo da scariche di tensione con una lampada fluorescente in mano. Nel 1894 assapora un´ulteriore rivincita su Edison con il test ufficiale della sua radio, un anno prima del celebre esperimento di Guglielmo Marconi. Sperimenta i raggi X, i tubi catodici, la risonanza magnetica. Fa ricerche avveniristiche sull´ozono, sui "raggi della morte", sull´elettroterapia, sul trasporto di energia elettrica attraverso onde (un´idea che torna di attualità oggi: nei progetti di centrali solari su satelliti). Ha intuizioni d´avanguardia, e spesso sull´orlo della fattibilità, per il laser e l´auto elettrica. I suoi lavori anticipano la super-conduttività all´origine dei transistor e poi dei microchip.
Ma resta completamente sprovvisto del senso degli affari: cede tutti i suoi brevetti sulla corrente alternata al gruppo Westinghouse per pochi spiccioli. E ben presto il suo carattere stravagante, la fantasia tumultuosa, lo portano su strade pericolose. Nel 1899 crea un nuovo laboratorio a Colorado Springs dove è convinto di intercettare segnali da Venere e Marte. La comunità scientifica comincia a isolarlo, considerandolo un eccentrico. I suoi sommergibili telecomandati, in anticipo di anni sulle tecnologie militari dell´epoca, non vengono presi in considerazione dal Pentagono. Nel 1900 è costretto a lasciare Colorado Springs e l´impianto viene demolito per pagare i suoi debiti. Nel 1904 lo U.S. Patent Office rovescia una precedente decisione e gli ritira il brevetto sull´invenzione della radio, per assegnarlo a Marconi. lo stesso Marconi nel 1909 a vincere il premio Nobel per la fisica, al quale Tesla è più volte candidato senza successo: l´odio di Edison gli crea troppi avversari altolocati.
Tesla trascorre la Prima guerra mondiale in una camera del Waldorf Astoria di New York, dove gli arretrati del conto dell´albergo si accumulano aggiungendosi a una montagna di debiti. Sempre più solo, è afflitto da nevrosi ossessive. Diventa incapace di rientrare a casa se non ha fatto per tre volte il giro rituale dell´isolato. Eppure la sua creatività non si inaridisce. Nel 1917 dà un contributo decisivo all´invenzione del radar. Negli anni Venti progetta il primo aereo a decollo verticale, il prototipo degli Harrier e dei Boeing V-22 Osprey oggi in dotazione sulle portaerei americane e inglesi. Per questo Time gli dedica la copertina nel 1931. Ma Tesla ormai è tagliato fuori dal mondo, vive gli ultimi dieci anni come un recluso, dentro la camera 3327 dell´hotel New Yorker. Un vero riscatto morale gli arriva troppo tardi, quando la Corte suprema dà torto all´ufficio dei brevetti e riconosce che il primo inventore della radio è proprio Tesla. Accade nel 1943: l´anno in cui Tesla muore a New York, in miseria e dimenticato da tutti, all´età di ottantasei anni.
La rivincita postuma arriva molto lentamente ma è implacabile. Dopo la sua morte gli astronomi battezzano in suo onore un piccolo cratere sulla luna, a fianco a quello intitolato allo scrittore di fantascienza H.G. Wells. Negli anni Settanta la New Age californiana lo riscopre come un profeta della comunicazione con gli extraterrestri. Nel 1984 fa la sua apparizione nel mondo della pop-culture di massa: il gruppo inglese di musica techno Orchestral Manoeuvres in the Dark gli dedica un brano, Tesla Girls. Nel 2006 David Bowie recita la parte di Tesla nel film The Prestige. Terry Gilliam gli dedica un documentario in cui è descritto come «un artista prima ancora che uno scienziato». Nel 2007, quando l´azienda hi-tech Nvidia lancia una nuova gamma di microprocessori ad alta potenza, non ha dubbi sul nome da dargli: Tesla. Gli autori di videogame della società Capcom Entertainment, nella Silicon Valley, ricreano Nikola Tesla come un personaggio digitale nella saga di fantascienza per adolescenti Dark Void.
Quasi a voler pareggiare i conti, la rinascita del mito di Tesla si accompagna al tramonto di fama del suo eterno rivale. «Edison - dice lo scienziato Bernie Carlson della University of Virginia - è consegnato irrimediabilmente nel Ventesimo secolo, come Henry Ford». Gli storici dell´economia sono severi con Edison, oggi accusato di essere stato un prepotente monopolista. Le nuove norme ambientali mettono gradualmente fuori legge le lampadine inventate da Edison, per sostituirle con i nuovi modelli più eco-sostenibili, a fluorescenza: le discendenti di quelle che Tesla usava per le sue esibizioni all´Expo di Chicago nel 1893. Tra gli adepti del tecno-culto non poteva mancare la nuova azienda simbolo della Silicon Valley. «Tesla è un ispiratore», dice Larry Page, fondatore di Google.