ENRICO FRANCESCHINI, la Repubblica 31/1/2010, 31 gennaio 2010
LE DEBOLEZZE DELLA "LADY DI FERRO" - LONDRA
La "lady di ferro" non era inossidabile: aveva anche lei le sue debolezze, come tutte le donne, o meglio come tutti gli esseri umani. Per quanto sembrasse indifferente alla forma esteriore e concentrata sulla sostanza (ideologica), Margaret Thatcher, la leader che insieme a Ronald Reagan rivoluzionò la destra conservatrice sulle due sponde dell´Atlantico, dando via libera alla deregulation, al liberismo senza freni e alle privatizzazioni, soffriva per il proprio aspetto fisico, preoccupata a tal punto dalla linea da abbracciare una controversa dieta radicale a base di uova. Nel 1979, l´anno in cui conquistò per la prima volta Downing street, "Maggie", come la chiamavano confidenzialmente i suoi connazionali, per un periodo della campagna elettorale si nutrì quasi esclusivamente di quelle. Ne mangiava l´incredibile numero di 28 alla settimana: due uova al mattino, una a pranzo, una la sera, accompagnate da succo di pompelmo, occasionali bistecchine, un po´ di pesce e qualche costoletta d´agnello. L´obiettivo, sebbene all´età di 59 anni, con un´altezza di 1 metro e 65 e 59 chilogrammi di peso, non fosse certo un peso massimo, era dimagrire, per fare migliore figura non solo e non tanto davanti allo specchio di casa ma davanti agli obiettivi di fotografi e cameramen durante i comizi. Riuscì così a perdere 10 chili in due settimane, e a vincere trionfalmente un voto che avrebbe cambiato la storia del Regno Unito.
Non vinse soltanto in virtù della dieta, naturalmente; ma la rivelazione fornisce un dettaglio in più sull´ex primo ministro britannico. A renderla pubblica è stata la Fondazione Thatcher, diffondendo migliaia di pagine di documenti, superata la tradizionale scadenza dei trent´anni di distanza, il tempo dopo il quale Londra dà generalmente pubblico accesso a documenti riservati. Da ieri 28 mila pagine di memoriali, comunicazioni e lettere personali tratte dal suo archivio sono consultabili da chiunque su Internet. La "Mayo Diet Clinic", da cui era tratta la dieta a base di 28 uova settimanali, oggi farebbe inorridire i nutrizionisti, ma a quanto pare la Thatcher la seguì con la sua abituale ferrea determinazione. L´unico strappo alla regola era il whisky, a cui non avrebbe saputo rinunciare: ma poteva berlo soltanto dopo i pasti in cui era prevista una razione di carne.
Fra gli altri documenti desecretati ieri, ce n´è uno che rivela perché non esistono tazze o souvenir con l´immagine della Thatcher: «Non se ne parla nemmeno», avvertì il suo segretario personale. Su un piano più politico, una corrispondenza con la Casa Bianca svela che la Thatcher rifiutò la richiesta di Jimmy Carter di assumere un atteggiamento più severo verso l´Iran, dopo la cattura degli ostaggi nell´ambasciata americana di Teheran. «Non servirebbe a migliorare la situazione, casomai solo a peggiorarla», gli rispose la "lady di ferro" senza mezzi termini, per nulla intimorita nel dire di no al potente alleato.