Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  febbraio 04 Giovedì calendario

Tra settembre 2008 e febbraio 2009 quasi diecimila migranti centroamericani che cercavano di raggiungre gli Stati Uniti sono stati sequestrati e trattati con estrema crudeltà durante il passaggio sul territorio messicano

Tra settembre 2008 e febbraio 2009 quasi diecimila migranti centroamericani che cercavano di raggiungre gli Stati Uniti sono stati sequestrati e trattati con estrema crudeltà durante il passaggio sul territorio messicano. Molti sono stati catturati in gruppo, fatti scendere dai vagoni e rinchiusi in case o in capannoni industriali. Il riscatto richiesto si aggirava tra i 1.500 e i cinquemila dollari. Secondo la commissione in questo arco di tempo i sequestri hanno fruttato più di 25 milioni di dollari. Gli aguzzini non esitano a ricorrere a forme estreme di violenza come la tortura, lo stupro e l’omicidio. Nove vittime su dieci sono state minacciate di morte oppure le minacce sono state dirette ai loro familiari. Il 67% dei sequestrati veniva dall’Honduras, il 18% dal Salvador, il 13% dal Guatemala e il resto dal Nicaragua. Ci sono anche migranti provenienti dall’Equador, dal Brasile, dal Cile e dal Costa Rica. Sono comunque i centroamericani quelli che cercano di raggiungere gli Stati Uniti con più frequenza.