Pablo Ordaz, El Pais Semanal. Internazionale 4/2/2010, 4 febbraio 2010
Tra settembre 2008 e febbraio 2009 quasi diecimila migranti centroamericani che cercavano di raggiungre gli Stati Uniti sono stati sequestrati e trattati con estrema crudeltà durante il passaggio sul territorio messicano
Tra settembre 2008 e febbraio 2009 quasi diecimila migranti centroamericani che cercavano di raggiungre gli Stati Uniti sono stati sequestrati e trattati con estrema crudeltà durante il passaggio sul territorio messicano. Molti sono stati catturati in gruppo, fatti scendere dai vagoni e rinchiusi in case o in capannoni industriali. Il riscatto richiesto si aggirava tra i 1.500 e i cinquemila dollari. Secondo la commissione in questo arco di tempo i sequestri hanno fruttato più di 25 milioni di dollari. Gli aguzzini non esitano a ricorrere a forme estreme di violenza come la tortura, lo stupro e l’omicidio. Nove vittime su dieci sono state minacciate di morte oppure le minacce sono state dirette ai loro familiari. Il 67% dei sequestrati veniva dall’Honduras, il 18% dal Salvador, il 13% dal Guatemala e il resto dal Nicaragua. Ci sono anche migranti provenienti dall’Equador, dal Brasile, dal Cile e dal Costa Rica. Sono comunque i centroamericani quelli che cercano di raggiungere gli Stati Uniti con più frequenza.