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 2010  gennaio 31 Domenica calendario

LE ORE DI CASSA OLTRE 1 MILIARDO

Oltre un miliardo di ore di cassa integrazione: è il bilancio dell’impatto della crisi economica sul sistema produttivo nel periodo compreso tra ottobre 2008 e dicembre 2009, quando sono state autorizzate più di 634 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria e superate le 370 milioni di ore di straordinaria.
 l’Osservatorio della Cgil a rielaborare i dati dell’Inps che avevano già evidenziato il "picco" del 2009, quando con 918 milioni di ore è stato raggiunto il livello record degli ultimi decenni nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, con un incremento del 311,43% sul 2008. Il numero di lavoratori coinvolti ha superato il milione, calcolando un livello medio di ricorso alla cassa pari a 25 settimane o 5 mesi. Se invece vengono considerate le ore di Cig a zero ore, nel 2009 in più di 478mila sono stati assenti completamente dall’attività produttiva. Tutto ciò ha avuto pesanti conseguenze economiche: ogni lavoratore se è stato in cassa integrazione ordinaria (Cigo) o straordinaria (Cigs) per 25 settimane ha perso tra i 3mila e i 3.500 euro, mentre un lavoratore che è stato a zero ore per tutto l’anno ha perso tra i 7.500 e gli 8mila euro. Va ricordato infatti che l’importo della Cig è pari all’80% della retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore con un limite di 886 euro lordi, elevabile a 1.065 euro per retribuzioni che superano 1.917 euro. Ma la cassa integrazione ordinaria può essere concessa fino ad un massimo di 52 settimane. «La Cig spiega la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso - ha permesso di contenere fino ad oggi in parte i riflessi della crisi sull’occupazione e per questo è essenziale prolungare i massimali della Cigo, come obiettivo immediato per fermare i licenziamenti».
Più nello specifico, nel 2009 la Cigo ha totalizzato 578milioni di ore con un aumento del 410,37% sull’anno precedente. Le punte più alte riguardano settori come quello metallurgico o dei trasporti e comunicazioni, che hanno registrato incrementi del 1.245% e del 1.025%. Forte l’impatto anche sul settore meccanico che con un aumento del 704% rispetto al 2008, si conferma come il settore che maggiormente ricorre agli ammortizzatori sociali con 299 milioni di ore. Quanto alla Cigs, il ricorso è cresciuto del 209% anche per effetto della nuova normativa che consente, esaurite le 52 settimane di Cigo, di proseguire la sospensione dal lavoro in regime di cassa straordinaria.
Tra le regioni in cui si è più fatto ricorso alla Cigo spiccano la Lombardia dove l’aumento è stato del 627% (con 172milioni di ore) e il Piemonte con 112 milioni (+ 532%),ma anche l’Emilia Romagna (+813%) e l’Abruzzo (+618%). Lombardia e Piemonte sono anche le regioni in cui sono state autorizzate più ore di Cigs, rispettivamente con 91 milioni e 48 milioni. La Cgil ha analizzato anche le causali dei 5.432 decreti di ricorso alla Cigs che hanno riguardato 7.818 siti produttivi. Per il 67,62% la causa è la crisi aziendale, con un aumento del 285% sul 2008. Tra le causali spicca il 14,67% di richieste di contratti di solidarietà (+270%) e il 4,90% di fallimenti (+127%). «L’alto ricorso alla Cig è anche il risultato di una crisi profonda che ha investito il nostro apparato produttivo – aggiunge Camusso ”. La crisi non è superata, anche se siamo in presenza di una ripresa minima degli ordinativi almeno sulle esportazioni, mentre permane un forte segnale negativo dettato dall’assenza di investimenti in macchine utensili e strumenti, da parte delle imprese». Per il sindacato si sta aprendo un nuovo fronte della crisi, con un aumento delle richieste di licenziamenti. «Molte grandi aziende che possono agire diversamente stanno approfittando della situazione e scaricano le difficoltà sui lavoratori – continua Camusso – mentre altre, in particolare le Pmi, non reggono più e non vedono opportunità di ripresa né iniziative concrete che possano sostenerla».