Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 31/1/2010;, 31 gennaio 2010
IL FATTO DI IERI - 31 GENNAIO 1850
C’era una volta un grande libro di favole. Lontano dal cliché fiabesco dei Perrault, Andersen o Grimm e uscito dalla penna di Emma Perodi, scrittrice e cronista raffinata di fine Ottocento, entrata nell’immaginario infantile con le sue straordinarie ”Novelle della nonna”, raccolta di fiabe con un tocco di gotico e di noir, ambientate nel piccolo mondo antico del Casentino, lembo di Toscana popolato di castelli, foreste, conventi, amato e frequentato da Dante. Ideale per favoleggiare, nella cornice di una famiglia contadina raccolta accanto al fuoco di un camino, su antiche saghe medioevali in cui, al passo con le vecchie leggende popolari, gnomi, befane, santi, diavoli e fantasmi si muovono e si animano attraverso l’io narrante dell’anziana matriarca. Novelle profondamente laiche, col gusto tutto toscano del grottesco, che pescano nella storia e giocano con santi di famiglia, badesse, nobili castellani e giullari di corte. Un mondo feudale e contadino reinventato tra i boschi dell’Appennino attraverso un’immaginifica galleria di personaggi spesso ai limiti dell’horror. C’era una volta un grande libro di favole. Fantasy senza tempo di una narratrice esclusiva. Nata il 31 gennaio 1850.