Paul Kennedy, Internazionale, 4/2/2010, 4 febbraio 2010
IL FUTURO DEL MONDO VIAGGIA SUI BINARI
(riassunto)- Il Financial Times del 27 dicembre 2009 raccontava dei nuovi treni ad altissima velocità che percorrono in tre ore i 1.100 chilometri che separano Guangzhou e Wuhan. Questi treni hanno una velocità media di 350 chilometri orari e sono molto più veloci delle vetture giapponesi e francesi che hanno una velocità massima di 300 chilometri all’ora. In America il servizio Acela Express dell’Amtrak impiega tre ore e mezzo per percorrere i 300 chilometri tra Boston e New York. I motivi del ritardo statunitense nello sviluppo del trasporto pubblico su rotaia sono diversi. In primo luogo c’è un certo scetticismo da parte degli americani verso i grandi investimenti pubblici, che i contribuenti devono pagare con le loro tasse. In secondo luogo c’è la mania dei treni e degli aerei. Considerata la vastità del paese, un tempo l’uso di questi mezzi era sensato. Oggi, invece, viaggiare in auto e in aereo è diventato scomodo. Quasi tutte le grandi città americane soffrono di traffico congestionato. Le crescenti difficoltà di chi vola sono sempre più evidenti. Si fa più fatica a arrivare in aeroporto, trovare parcheggio, presentarsi al check in con due ore di anticipo, passare i controlli di sicurezza, scoprire ritardi e cancellazioni, recuperare i bagagli che arrivare a destinazioni. Oggi solo un pazzo andrebbe in aereo da New York a Washington, il servizio ferroviario Acela Amtrak è molto più veloce.
La predilizione degli americani per le autostrade e per gli aeroporti sovraffollati farà apparire il paese sempre più vecchio, ancora fermo al ventesimo secolo, quindi antiquato.