Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  febbraio 04 Giovedì calendario

COMPRARE UN FIGLIO

Cui Zhi ha 41 anni, è disabile e vive in un villaggio dello Shandong. Sua moglie tiene in braccio una bambina anche se nessuno l’ha mai vista con il pancione: quella figlia l’hanno comprata. Il settimanale Century Weekly descrive il dramma dei bambini rapiti e venduti con un’inchiesta che porta il marchio della sua nuova direttrice, Hu Shuli, ex numero uno della rivista Caijing, nota per le sue inchieste scottanti.

In Cina la compravendita di minori, soprattutto nelle campagne, è un fenomeno diffuso e tollerato. La legge non punisce chi acquista un figlio, a meno che non lo maltratti. Le vittime di questo mercato sono migliaia: basta un clic sul sito web giusto per entrare in contatto con un intermediario. Per le coppie senza figli, spiega il settimanale, acquistare un bambino è come fare una polizza sulla vita.

Nelle campagne il sistema pensionistico è quasi inesistente e gli anziani possono contare solo sui figli per garantirsi una vecchiaia dignitosa.