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 2010  febbraio 04 Giovedì calendario

RIFUGIATI UIGURI IN CAMBIO DI AIUTI

(riassunto)-

Il giorno dopo aver estradato in segreto venti uiguri richiedenti asilo, imbarcati su un volo charter per la Cina, le autorità cambogiane hanno accolto il vicepresidente di Pechino Xi Jinping all’aeroporto internazionale di Siem Reeap. Nei tre giorni di visita, a metà dicembre del 2009, Xi ha firmato con il governo di Phnom Penh un accordo di aiuto economico senza precedenti, pari a 1,2 miliardi di dollari. Contemporaneamente i gruppi per i diritti umani e i governi occidentali hanno condannato le deportazioni.
I rifugiati provenivano dalla provincia cinese nordoccidentale del Xinjiang, a maggioranza uigura, e facevano parte di un gruppo di ventidue persone entrate in Cambogia a novembre con l’aiuto dei missionari cristiani. Il gruppo era fuggito dopo le sanguinose repressioni del 5 luglio a Urumqui, capitale del Xinjiang.
Koy Kuong, portavoce del ministero degli Esteri cambogiano, ha dIchiarato che gli uiguri, che avevano chiesto asilo politico tramite l’ufficio locale dell’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, sono stati espulsi per aver violato la legge cambogiana in materia d’immigrazione. "Non abbiamo niente contro queste persone", ha spiegato, "Abbiamo seguito la prassi per i casi di cittadini stranieri entrati in Cambogia illegalmente".
Nonostante le smentite, la natura e i temi della deportazione sono un’evidente dimostrazione dei nuovi legami finanziari e politici tra Pechino e Phnom Penh. Gli aiuti economici cinesi, svincolati dal rispetto dei diritti umani, sono accolti con facvore dal governo cambogiano. "La Cina rispetta le decisioni politiche della Cambogia", aveva dichiarato il primo ministro Hun Sen a settembre durante una cerimonia per la costruzione di un ponte da 128 milioni di dollari finanziata dal governo cinese. "Costruiscono strade senza troppe complicazioni", ha aggiunto.
Il nuovo finanziamento si aggiunge agli 880 milioni di prestiti e sovvenzioni ricevute da Pechino dal 2006. Inclusi i 280 milioni di dollari per l’impianto idroelettrico nella provincia di Kampot e il palazzo del consiglio dei ministri di Phnom Penh da 30 milioni di dollari, regalo del governo cinese. L’arrivo degli uiguri è stato un test senza precedente per il regime di Hun Sen, costretto a scegliere tra la subordinazione verso il givante vicino e il rispetto degli obblighi a cui lo lega la convenzione sui rifugiati del 1951.