Adriana Zarri, il manifesto 30/01/2010, 30 gennaio 2010
La gerarchia e il popolo - L’elezione dei vescovi, da parte del popolo. Era una prassi abituale nella chiesa durante il primo millennio
La gerarchia e il popolo - L’elezione dei vescovi, da parte del popolo. Era una prassi abituale nella chiesa durante il primo millennio. Agostino (354-430) e Ambrogio (340-397) si videro obbligati ad accettare la loro elezione come vescovi rispettivamente di Ippona e di Milano, anche contro la loro volontà, perché acclamati dalla comunità cristiana. Anche Paolino da Nola (355-431) sacerdote sposato, amico di Agostino, Ambrogio e Geronimo, fu eletto vescovo per acclamazione popolare. Il Concilio di Calcedonia (451) si oppose all’ordinazione di candidati che non fossero legati a una comunità, fino al punto di dichiararne non valida la nomina. Il vescovo o i sacerdoti che smettevano di guidare una comunità, tornavano allo stato laicale. Siamo soltanto noi che abbiamo posto la gerarchia tanto al di là e al di sopra del popolo.