Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 30/1/2010;, 30 gennaio 2010
IL FATTO DI IERI - 30 GENNAIO 1933
La data infausta è nota al mondo. Il ”vagabondo di Braunau”, il disadattato sociale, l’ex imbianchino, miserabile artista da marciapiede fallito, Adolf Hitler, diventa Cancelliere della Germania. Incaricato dal vecchio presidente Hindeburg, dopo un tumultuoso mese di gennaio carico di colpi di scena, dal tradimento di Gregor Strasser, il suo collaboratore più stretto disposto a formare un governo – ponte col Cancelliere Von Schleicher, al blitz dell’intrigante Von Papen, sbalzato di sella dall’odiato ex amico Schleicher e passato nel giro di pochi giorni dalla parte del Führer. In quel mattino d’inverno del 30 gennaio ”33 si concludeva dunque la tragedia della Repubblica di Weimar, tentativo abborracciato, protrattosi per 14 anni pieni di delusioni, di rendere operante la democrazia in Germania. Grazie a una meschina combutta politica di reazionari della vecchia scuola, il placet del Grosskapital, l’alta finanza tedesca, la pavida ottusità di Hindeburg, Hitler inaugurerà, ”democratic amente”, la diabolica stagione del Terzo Reich. In quel mezzogiorno del 30 gennaio ”33 neppure il popolo tedesco si renderà conto dell’inizio della tirannide nazista. Un male assoluto che durerà dodici anni.