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 2010  gennaio 29 Venerdì calendario

SICILIA, IL LUSSO DEGLI SPRECHI (+

schede) -
Alla faccia della superstizione, i novanta consiglieri regionali della Sicilia - che per legge hanno il diritto di farsi chiamare deputati - hanno pensato anche al benefit per il passaggio a miglior vita: un contributo di cinquemila euro per le spese funerarie. D’altronde, se hanno trascorso l’esistenza di agi nelle auguste sale del Palazzo dei Normanni di Palermo - un tempo reggia di Federico II - dovrebbero forse privarsi di incensi, velluti rossi e corone di fiori al momento della dipartita?
Ma anche la vita è bella per il deputato siciliano, l’unico consigliere regionale che abbia compensi equiparati ai senatori, 19.685 euro lordi al mese. Più tutti gli extra, dall’autista ai cellulari di servizio, dai portaborse ai viaggi all’estero (pardon, missioni istituzionali).
Sarà forse per questo - per l’abbondanza in cui vivono gli inquilini dei palazzi del potere - che altrettanta munificenza, liberalità, larghezza viene adoperata per legioni di precari, eserciti di formatori professionali, barellieri delle ambulanze. Il viaggio tra le spese delle amministrazioni siciliane non manca certo di riservare sorprese. Tanto che la gara bandita per acquistare trenta computer portatili per i consiglieri comunali della disastrata Favara - dove due bambine sono appena morte nel crollo della loro catapecchia - appare una tessera infinitesimale di un mosaico gigantesco. Una goccia nel mare. L’antipasto di un pranzo luculliano.
Proprio come i pasti che i deputati dell’Assemblea regionale possono gustare nelle due buvette di palazzo, una aperta pochi mesi fa con la possibilità di optare per menù etnici, dal sushi al pollo al curry. Per un primo gli onorevoli pagano 2 euro e 25, per un secondo 3 euro e 38, per un contorno 1 euro e 13, per il pane e il caffè 75 centesimi. Perché conti così stracciati? Perché il resto è a carico del Parlamento più antico d’Europa. C’è da stupirsi allora se l’apertura di questo punto di ristoro abbia innescato una piccola lotta di classe? I 220 tra commessi, segretari, stenografi non hanno sopportato che l’ingresso sia stato riservato solo a deputati e portaborse. Per loro solo la storica buvette, altrettanto economica ma meno suggestiva.
Così, non c’è da meravigliarsi nemmeno se l’Assemblea - assediata ogni giorno da legioni di disoccupati, cassintegrati, precari, indigenti - abbia speso 216 mila euro per il nuovo logo commissionato dall’allora presidente forzista Gianfranco Miccichè nel sessantesimo anniversario dell’autonomia regionale. E se le celebrazioni, per una ricorrenza che cadeva nel 2007, durino ancora oggi. Mentre è eterna la questione della formazione professionale, sulla quale proprio ieri è stato presentato un progetto di tagli alla spesa da 20 milioni: la Regione spende ogni anno 240 milioni di euro per foraggiare una galassia di migliaia di insegnanti. Pazienza se ogni corso costa alle tasche dei cittadini 108 mila euro, pazienza se viene seguito in media da undici allievi, se soltanto uno studente e mezzo, alla fine, trova lavoro. I calcoli li ha fatti il procuratore generale d’appello della Corte dei conti, Giovanni Coppola: «L’effettivo avviamento al lavoro di un giovane siciliano pesa sui contribuenti 72 mila euro, non so davvero se ne valga la pena».
Meglio è andata a un drappello di venti giornalisti che invece il lavoro l’hanno avuto dalla Regione, e per chiamata diretta, assunti a tempo indeterminato nell’ufficio stampa con la massima qualifica di capo redattore. Con quelli che c’erano già fanno ventitré, a fronte dei cinque di Palazzo Chigi. Forse per questo, il pm della Corte dei conti ha appena chiesto un risarcimento di sette milioni e 300 mila euro all’ex governatore Totò Cuffaro che li assunse e al successore Raffaele Lombardo che li tiene in servizio. Bazzecole rispetto al buco della Sise, la società che si occupa dei soccorsi con il 118, la cui passata gestione è stata inghiottita in una voragine da 60 milioni di euro, 40 dei quali solo per straordinari. A dispetto del fatto che per ogni ambulanza ci sono dodici soccorritori-barellieri, in totale 3.200 dipendenti, il doppio della Regione Piemonte. I costi? Nel 2008 quasi 90 milioni di euro.
Troppi primati per non innescare una gara di emulazione. Così Palermo, completata la stabilizzazione degli ultimi tremila precari (che costano 55 milioni di euro l’anno e che in passato sono stati impiegati con le più diverse mansioni, da «guardiani della aiuole» a «custodi della fontana municipale»), diventerà il Comune con più personale d’Italia: 9.594 occupati, uno ogni 69 abitanti. Più di Milano e Roma. E i giardinieri? Sono mille, il quadruplo che a Torino. Ma al verde sono anzitutto le casse.
Laura Anello

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L’ISTITUZIONE
4 mln di euro: lo stanziamento per celebrare il sessantesimo anniversario del Parlamento siciliano (che ricorreva nel 2007)
216 mila euro: spesa per il nuovo logo

LA FORMAZIONE
240 mln di euro: spesa annua in Sicilia per la formazione professionale
1.600: gli enti accreditati
400: gli enti che organizzano materialmente i corsi
11.6: numero di studenti che in media frequentano ogni corso
72: mila euro costo per l’effettivo avviamento al lavoro di un giovane siciliano, considerando che solo il 10% trova un’occupazione

L’ASSISTENZA
97,5 mln di euro: spesa annua della Regione per il servizio 118
60 mln di euro: buco nel bilancio della società (40 dei quali dovuti agli straordinari)
3.200: dipendenti del servizio 118 in Sicilia (in Piemonte sono la metà)
12: numero barellieri per ogni ambulanza

LA COMUNICAZIONE
23: giornalisti assunti persso l’ufficio stampa della Regione Siciliana (Palazzo Chigi ne ha 5)
7.300.000 euro: richiesti dalla Corte dei Conti all’ex governatore Cuffaro e all’attuale presidente Lombardo per i 20 dipendenti assunti per chiamata diretta con la qualifica di caporedattori

LA POLITICA
14 mln di euro: spesa annua per i deputati dell’Ars (la più alta d’Italia: la Regione Lombardia per i suoi consiglieri ne eroga 10)
27.000 euro lordi al mese: per il presidente
19.685 euro lordi: compenso mensile dei deputati siciliani (sono equiparati a quelli del Senato, unico caso in Italia). In Toscana un consigliere pernde 9.672 euro lordi al mese

LA CURA DEL VERDE
1.000: dipendenti assunti a tempo indeterminatoper curare il verde a Palermo
27 mln di euro: spesa annua per gli stipendi
A Torino i dipendenti che si occupano della cura del verde sono 250 per un costo di 12 milioni

IL DECENTRAMENTO
8 consigli di circoscrizione di Palermo. Non hanno competenze
120: numero di consiglieri
900 euro al mese: stipendio dei consiglieri, 2.300 per i presidenti
2.500: i candidati alle ultime elezioni circoscrizionali a Palermo

I PASTI
2: le buvette a Palazzo dei Normanni. In quella aperta tre mesi fa sono disponibili anche menu etnici, dal sushi alle specialità messicane
22,50 euro: per un pasto completo, metà a carico dell’assemblea
0,45 euro: prezzo di un caffè al banco

I DIPENDENTI
9.594: numero dei dipendenti del Comune di Palermo (più di Torino, Firenze, Milano o Roma)